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INSEGNARE L’ECOLOGIA, PROGETTARE BIOARCHIETTURA

I ragazzi fanno lezione all’aperto. Scuola Don Milani a Faenza. Progetto di Lucien Kroll/Ugo Sasso / Bioarchitettura

di Wittfrida Mitterer, giornalista ARGAV – UNARGA e direttore del Master di 2° livello in Bioarchitet­tura CasaClima Progettazione e Certificazione Energetico-Ambientale organizzato dall’Università LUMSA di Roma

Fare cultura significa trasformare le idee in azioni. Era questa la motivazione che nel lontano 1992 ci ha spinti a fondare il movimento della Bioarchitettura, un atteggia­mento progettuale che coniugava i valori del nuovo umanesimo e le più moderne tecnologie attente all’ambiente, agli antichi saperi, alla nuova visione sistemica di spazio e tempo.

Certo da allora in poi, nei settori dell’ambiente, del biologico, del sostenibile, la con­fusione è diventata tanta. Tutti hanno cominciato a parlare di ambiente, di salute, di risparmio, ma poi tutto ha continuato ad andare più o meno come prima all’interno di un sistema consumistico e sprecone. Per chi come noi, poi, si impegna a voler comunicare Bioarchitettura, l’obiettivo può risultare ancora più difficile. Fare Bioar­chitettura si traduce in un atteggiamento, in una filosofia quotidiana non immedia­tamente convertibile in numeri, quantità e tecnologie. È uno stile di vita, di lavoro, di pensiero. Ugo Sasso sottolineava spesso che Bioarchitettura non è solo inquinamen­to indoor, risparmio energetico, utilizzo del solare o di tecnologie costruttive dolci. La Bioarchitettura spera di avere un respiro più profondo, una prospettiva più ampia, che guarda all’uomo senza perdere di vista la natura, che sta attenta ai materiali ma anche alla complessità dell’abitare.

Proprio per questo quando se ne parla si rischia di essere fraintesi, si rischia che le soluzioni via via proposte vengano guardate e assunte come immagine stilistica, assemblaggio di sistemi riproponibili ovunque e non come sforzo progettuale per risolvere problemi contingenti relativi a quello specifico luogo e a quelle determinate persone. Comunicare Bioarchitettura diventa allora un’impresa idealistica, utopica ma allo stesso tempo concreta, positiva e indispensabile, in altre parole: comunicare per fare Bioarchitettura e fare Bioarchitettura per vivere meglio. Nel mondo e nel modo in cui viviamo, guardando a quello che abbiamo prodotto e continuiamo a produrre, non si può non provarci! Noi ci proviamo, partendo dalla comunicazione e dalla formazione, convinti che diffondere i principi della Bioarchitettura ci aiuterà a costruire meglio e di conseguenza a vivere meglio. Ogni qualvolta, infatti, ci avvi­ciniamo ad un nuovo progetto, piccolo o grande che sia, di nuova edificazione o di recupero del preesistente, a piccola o a grande scala, stiamo apportando cambiamenti che incideranno sulla vita delle persone, sulle relazioni tra le parti di una città e, ovviamente, anche sull’ambiente circostante. Proprio attraverso la formazione e la comunicazione continue, dunque, cerchiamo di superare un sistema culturale che rimane ancorato al dogma di forma e funzione, così come si insegna nelle nostre facoltà di architettura. Il Master presso la Lumsa nasce con questi intenti e propone un percorso formativo diverso, al centro del quale sta l’uomo rapportato allo spazio e al tempo. Il percorso formativo professionalizzante si rivolge ad architetti e ingegneri, ai quali conferisce un’alta preparazione nel campo della progettazione ecologi­ca con focus sul risparmio energetico applicato a scala sia architettonica sia urbana. Certo attraverso il conseguimento dei titoli di Master e, di seguito, di Certificatore e di Consulente energetico è possibile ampliare le proprie opportunità di lavoro, adeguarsi alle esigenze del mercato, sempre più at­tento e informato sulle questioni ambientali di ecosostenibilità e biocompa­tibilità, ma soprattutto si impara un nuovo e più consapevole approccio alla progettazione.

Il Master “CasaClima-Bioarchitettura” dell’Università LUMSA ha formato or­mai diverse centinaia di professionisti, capaci di ideare e coordinare in eco­logia i diversi aspetti della progettazione a basso consumo energetico, sia a livello urbanistico sia edilizio, con particolare attenzione al contenimento dei consumi, sino all’ottenimento della certificazione energetica secondo i rigidi standard dell’agenzia CasaClima. Si formano così professionisti con grande preparazione tecnica, con grande competenza costruttiva, ma soprattutto con una nuova visione sistemica di spazio e tempo.

RONCHI DEI LEGIONARI (UD) CORSO GIORNALISTI SUI CONSORZI DI BONIFICA

Saranno al centro di un corso di aggiornamento professionale per giornalisti il ruolo e la funzione dei Consorzi di bonifica in relazione allo sviluppo dell’agricoltura nel Friuli-Venezia Giulia e nella Pianura padana, in programma domani a Ronchi de Legionari (Go) alle ore 18:00 nella sede del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia. Il corso, che ha per titolo ‘Il trasporto dell’acqua e la gestione del territorio’, è organizzato da ARGA FVG, l’Associazione regionale della stampa agricola, agroalimentare, ambiente e territorio del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Associazione culturale La Riviera friulana Aps e la sezione di Udine di Italia nostra con il supporto del Consorzio della Venezia Giulia. Partendo dalla costatazione che al di là del mondo rurale le tematiche irrigue e la funzione degli enti che consentono tali attività indispensabili per la lavorazione dei campi e non solo, è poco conosciuta, l’evento formativo verterà sulla considerazione che la storia dell’agricoltura del Friuli Venezia Giulia è cresciuta di pari passo con lo sviluppo della rete irrigua e il consolidamento del ruolo dei Consorzi. Coordinati da Carlo Morandini, presidente di ARGA FVG, interverranno Rosanna Clocchiatti, presidente del Consorzio di bonifica Pianura friulana, sull’evoluzione, le criticità e le certezze per l’agricoltura della pianura friulana legate all’attività irrigua, fondamentale specialmente in un periodo di incertezze metereologiche come l’attuale; Adriana Ronco Villotta, giornalista e docente di storia dell’arte, su storia e curiosità delle attività irrigue dell’uomo; Gabriele Cragnolini, agronomo forestale e presidente della sezione friulana di Italia nostra, sulla funzione dei Consorzi per la salvaguardia e la valorizzazione dei biotopi, ricchezza del territorio; Valter Colussi, presidente del Consorzio di bonifica Cellina Meduna, sull’esperienza nelle vallate, nella pedemontana e nella pianura pordenonese. Le conclusioni da parte del presidente del Consorzio di bonifica Venezia Giulia, Enzo Lorenzon, che parlerà sulle soluzioni all’epoca anche innovative che hanno permesso la tenuta e lo sviluppo delle attività rurali, anche di pregio, come la viticoltura nel Collio.

IL TARTUFO BIANCO DELLA LUNIGIANA È REALTÀ, NUOVA AREA GEOGRAFICA TOSCANA

di Franco Polidori, presidente ARGA Toscana

Nasce la nuova zona geografica di provenienza del tartufo bianco della Lunigiana nei territori dei comuni di Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca in Lunigiana, Zeri.

La proposta di delibera ha ricevuto il parere positivo della commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Gianni Anselmi. La nuova area viene istituita ai sensi dell’art. 15 della L.R. 50/1995 sulle “Norme per la raccolta, coltivazione e commercio di tartufi freschi e conservati destinati al consumo e per la tutela e valorizzazione degli ecosistemi tartufigeni” che prevede che la Giunta regionale possa proporre al Consiglio l’istituzione di nuove zone geografiche di provenienza del prodotto con la relativa delimitazione con l’obiettivo di qualificare la produzione regionale tartuficola e far conoscere al consumatore la provenienza del prodotto. La nuova area va ad aggiungersi alle aree geografiche di raccolta del tartufo toscano bianco del Casentino; delle Colline Sanminiatesi; delle Crete Senesi; del Mugello; della Val Tiberina; del lucchese.

Nei prossimi mesi ARGA Toscana organizzerà proposte di conoscenza del ricchissimo paniere dei prodotti tipici toscani che si arricchisce di sempre nuove scoperte.

 

IL LAVANDETO SAN VALENTINO DI LORO PICENO (MC)

di Luana Spernanzoni, Presidente ARGA Marche

Loredana e Cristiana Linfozzi e Luana Spernanzoni presidente Arga Marche

Dai loro sguardi è la gioia che traspare e che va oltre le colline dell’azienda di Loro Piceno (MC) e del lavandeto San Valentino dove sono nate e dove hanno le radici. Cristiana e Loredana Linfozzi amano questi luoghi e le loro produzioni di cosmetici naturali.

Loredana è in azienda a tempo pieno, Cristiana fa l’infermiera in una struttura sanitaria del territorio. Le sorelle Linfozzi si trovano nel 2018 quasi accidentalmente a prendere in mano l’azienda di famiglia, pochi ettari sulle colline che guardano il mare; in totale 5 ettari, investono in erbe aromatiche 3.50 ettari. Coltivano la materia prima per la cosmesi naturale, oli essenziali, acque aromatiche ed estratto glicerico dalla calendula.

Il desiderio di produrre “al naturale” le spinge vero una scelta impegnativa ma che premia. Qui lavanda ibrida, lavanda vera, alloro, melissa, calendula crescono ordinate. Il rosmarino è appiccicoso al tatto segno che l’olio essenziale si sta producendo, api e bombi bottinano senza sosta. Nel pomeriggio pur caldissimo non c’è riposo, il silenzio è rotto dal ronzare frenetico. Ci piace raccontare dei prodotti finiti, cosmetici lavorati in conto lavorazione ad Urbisaglia (MC) Comune poco distante da Evo.Co Srls. Ci sorprende ancora una volta questo territorio notoriamente schivo eppure pieno di laboriosi saperi.

Anche il packaging dei cosmetici e allegro e accattivante. Forse è perché Cristiana e Loredana hanno attivato dei Genius loci di Tolentino (MC) sempre a poca distanza da qui, dove Stefano e Selenia hanno dato voce alla loro creatività con il brand “Fluoriscilla” con il quale colorano, sarebbe più corretto dire decorano, in Italia e all’estero, cercando di diffondere una filosofia, basata sull’amore e sulla serenità. Forse è questo il segreto che rende giovani e felici.

LE GIORNATE INTERNAZIONALI DI IMOLA SULLE ESONDAZIONI E LE BONIFICHE DEI SUOLI. DIBATTITO CON ENAJ E UNARGA

Dal 2 al 4 luglio 2024 il prestigioso Palazzo Sersanti di Imola diventa il luogo di studio e di confronto più avanzato nell’analizzare l’impatto delle esondazioni nella prospettiva della bonifica dei suoli alluvionati con particolare riferimento agli eventi calamitosi del 2023 tra Romagna e Toscana che lasciano ancora ferite non rimarginate nel patrimonio agro-forestale e nel tessuto sociale e economico. La prima sessione dei lavori, nella mattinata del 2 luglio, è coordinata da Lisa Bellocchi, Presidente di ENAJ, e da Roberto Zalambani, Presidente di UNARGA. Ringraziamo gli organizzatori, e in particolare il professor Gilmo Vianello, vice Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura e associato ARGA Emilia-Romagna, per aver coinvolto la stampa specializzata europea e italiana nella discussione su queste problematiche tanto pressanti e delicate.

Comunicatori competenti e eticamente orientati possono contribuire a suscitare nell’opinione pubblica una nuova consapevolezza delle sfide in corso nel difficile cammino verso una vera sostenibilità ambientale e sociale.

 

 

 

FEDERUNACOMA AL G7 AGRICOLO DI ORTIGIA (SIRACUSA) DAL 21 AL 29 SETTEMBRE

Una bella immagine dell’Isola di Ortigia, prossima sede del G7 Agricolo

L’associazione dei costruttori di macchine agricole avrà il privilegio di curare la realizzazione di attività espositive e convegnistiche  nell’ambito del G7 Agricolo che si svolgerà nell’isola di Ortigia, in provincia di Siracusa dal 21 al 29 settembre 2024. «La nostra associazione avrà il compito di prestigio di collaborare al G7 Agricolo. Per questo scopo – ha detto Simona Rapastella, direttore di Federunacoma – abbiamo previsto di impegnare quattro diverse aree espositive, dislocate in più punti dell’isola e allestite con suggestive ambientazioni che riproducono alcune delle più importanti eccellenze produttive del made in Italy”.

La collaborazione con il ministero dell’Agricoltura – è stato sottolineato nel corso dell’Assemblea – si è sviluppata a partire dal patrimonio di competenze che la Federazione ha maturato nell’organizzazione degli eventi espositivi, primo fra tutti Eima International la rassegna mondiale della meccanica agricola, la cui prossima edizione, la 46a, si terrà dal 6 al 10 a Bologna, in un clima di grande attesa.

SUCCESSO DELL’ASSEMBLEA DI FEDERUNACOMA CON PRESENZA DELLA STAMPA SPECIALIZZATA

Il messaggio del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida

di Alessandro Maresca

“A livello mondiale la domanda di macchine agricole è in crescita nel suo complesso, ma i mercati di riferimento risultano sempre più frammentati e le variabili economiche e geopolitiche da gestire sono sempre più complesse”.

E’ stata Mariateresa Maschio, presidente di Federunacoma (l’associazione dei costruttori di macchine agricole e per il giardinaggio), in occasione dell’assemblea annuale che si è tenuta a Palazzo Albergati di Zola Pedrosa (Bologna), che ha ricordato come il settore si trovi ad operare in un contesto che richiede il massimo della professionalità e della lungimiranza per andare incontro alle esigenze degli agricoltori, evitando di fare scelte sbagliate. Il commercio mondiale di trattrici è cresciuto negli ultimi 15 anni mediamente del 5% annuo, un trend che potrebbe continuare almeno fino al 2027 sempre che si riescano a gestire le insidie del cambiamento climatico. Nel 2023 in  Italia la produzione di trattori e macchine agricole ha superato il 16 miliardi di euro segnando il suo massimo storico in termini di valore. Le quantità prodotte restano un po’ sotto la media degli ultimi anni ma l’aumento dei prezzi di listino ha fatto lievitare il fatturato.

Maurizio Marchesini

“Purtroppo – ha detto Maria Teresa Maschiol’inflazione  e il rincaro delle materie prime hanno inciso fortemente su questo risultato, ma le unità prodotte restano comunque elevate confermando che la meccanica agricola italiana rappresenta una delle più importanti realtà nel panorama internazionale”. Sul bilancio del settore infatti hanno avuto un ruolo determinante le esportazioni che rappresentano il 70% in valore della produzione complessiva. Come ha ricordato Maria Teresa Maschio è proseguito nei primi cinque mesi di quest’anno la contrazione delle vendite di macchine nuove che già era stata registrata nel 2023 (trattrici -19%, mietitrebbie -40%) soprattutto in conseguenza del declino degli incentivi 4.0 e del ritardo del Pnrr, oltre, naturalmente della stagnazione dei redditi degli agricoltori che spesso non consente a questi di fare nuovi investimenti, Non dimentichiamo però che la frenata è arrivata dopo la crescita riscontrata nel biennio 2021-2022 che ha visto la grossa spinta degli incentivi pubblici per la digitalizzazione del primario. Nonostante il calo riscontrato nelle immatricolazioni la richiesta di trattori e macchine agricole continua comunque ad essere elevata ma questa viene in gran parte sostenuta dal canale dell’usato.

Nel corso dell’Assemblea di FederUnacoma Il vicepresidente di Confindustria Maurizio Marchesini, il vicesegretario generale della Fao Maurizio Martina, il presidente dell’Ice Matteo Zoppas e l’analista economico Gabriele Pinosa si sono confrontati sulle strategie per affrontare la nuova geografia delle produzioni agricole e del commercio agromeccanico. Ha concluso l’incontro il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, con un messaggio nel quale ha voluto sottolineare il sistema degli incentivi e annunciato il G7 Agricoltura anche come momento di promozione del made in Italy agricolo e agromeccanico.

UNARGA è impegnata a promuovere gli eventi di Federunacoma presso la stampa specializzata italiana e estera come hanno ribadito nell’occasione il Presidente Roberto Zalambani e il Presidente dei Revisori Emilio Bonavita.

PICHETTO FRATIN: “LA STAMPA SPECIALIZZATA, IRRINUNCIABILE ELEMENTO DI RICCHEZZA INFORMATIVA”

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha indirizzato questo messaggio ai partecipanti al Consiglio Nazionale dell’UNARGA svoltosi il 14 giugno 2024 presso la nuova sede della FNSI a Roma.

 

NEL CONSIGLIO NAZIONALE UNARGA CONFERMATA L’IMPORTANZA DELLA STAMPA SPECIALIZZATA NEI SETTORI DELL’AMBIENTE, DELL’ENERGIA E DELL’ AGROALIMENTARE

Da destra: Alessandra Costante, Roberto Zalambani, Gian Paolo Girelli e Efrem Tassinato

UNARGA ha riunito in presenza il Consiglio Nazionale a Roma il 14 giugno 2024. Lo ha fatto presso la Federazione della Stampa perchè i giornalisti provenienti dalle regioni e espressioni delle ARGA potessero – come ha sottolineato il Presidente Roberto Zalambani aprendo i lavori in via delle Botteghe Oscure 54 – conoscere la nuova sede centrale del proprio Sindacato e continuare il lavoro di servizio alla categoria e ai cittadini con rinnovata consapevolezza associativa.

Dalla terrazza del ricevimento in onore dei Consiglieri nazionali Unarga

Gli interventi, in apertura e in chiusura dei lavori, rispettivamente della Segretaria generale Alessandra Costante e del Delegato della Federazione presso il Gruppo di specializzazione Maurizio Di Schino, sono andati in questa direzione mentre il lungo messaggio di saluto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, che riportiamo integralmente a parte, ha rafforzato la consapevolezza dell’utilità del dialogo con le istituzioni su materie tanto delicate e importanti quali quelle che riguardano agroalimentare, ambiente e energia. Nelle due ore di intenso lavoro, che sono state seguite da un ricevimento ( offerto dal Gruppo Cremonini – Inalca ) in una terrazza esclusiva su Fontana di Trevi che ha consentito ai giornalisti dell’Unione di impostare le più rilevanti scadenze associative del secondo semestre dell’anno, sono stati presentati quattro Premi giornalistici rivolti soprattutto ai giovani: Premio Wigwam Stampa Italiana 2024 ( Efrem Tassinato ), Premio di Giornalismo Agroalimentare di Eit Food ( Francesco Giurdanella ), Premio Francesco Landolfo ( Antonella Monaco ) e Premio Argav ( Gian Omar Bison ). Lisa Bellocchi, Delegata UNARGA ai Rapporti Internazionali, ha illustrato il lavoro svolto in qualità di Presidente di ENAJ( European Network of Agricultural Journalists ) nell’ultimo semestre e dei principali appuntamenti che accompagneranno l’Associazione, per la prima volta a guida italiana, fino all’Assemblea del rinnovo degli incarichi che si svolgerà in Umbria nella prima metà del mese di ottobre. Il 2024 è un anno di grande rilevanza anche per l’IFAJ ( International Federation Agricultural Journalists ), del quale Bellocchi è componente del board per l’Italia, chiamata al rinnovo degli organismi direttivi nel Congresso che si svolgerà in Svizzera. La speranza è che i nuovi vertici mondiali accolgano la proposta italiana di svolgere nel nostro Paese un evento nel 2025, in occasione del 50° del Congresso mondiale che si svolse nel 1975 a Milano al Museo della Scienza e della Tecnica.

Venendo alla parte più interna dei lavori, il Consiglio Nazionale ha approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2023, sentite le relazioni del Tesoriere Efrem Tassinato e del Presidente dei Revisori dei Conti Emilio Bonavita. Il dibattito, molto intenso e partecipato, è stato aperto dagli interventi del Segretario Generale Gian Paolo Girelli, dei vice Presidenti Roberto Ambrogi e Fabrizio Stelluto e del responsabile della Segreteria e de sito internet Efrem Tassinato. Hanno preso la parla i Presidenti di Piemonte/ Valle d’Aosta Fiorenzo Cincotti, del Veneto/Trentino/ Alto Adige Fabrizio Stelluto, di Emilia Romagna, Marche, Umbria e Repubblica di San Marino Lisa Bellocchi, del Lazio Roberto Ambrogi, della Campania Antonella Monaco, del Lazio Tiziana Briguglio, della Toscana ( con un messaggio ) Franco Polidori e della Calabria Manuela Lacaria, intervenuta anche come portavoce del costituendo Gruppo nazionale Pari Opportunità Arga/ Unarga che ha presentato la prima iniziativa formativa che dovrebbe tenersi in settembre ad Ancona sul tema: “L’importanza del linguaggio di genere in agricoltura e ambiente“. Come consiglieri nazionali hanno preso la parola Gian Omar Bison e Luciana Doronzo ( Puglia ).

Maurizio Di Schino ha sottolineato l’imprescindibile rapporto tra Sindacato e suoi Gruppi di specializzazione che può rafforzarsi diventando sempre più attrattivi e propositivi all’ interno e all’esterno della nostra categoria. Per Alessandra Costante, la stampa specializzata ha una grande responsabilità e rappresenta un faro per i cittadini e per orientarli verso scelte corrette e sostenibili sia nell’agroalimentare che nelle scelte ambientali e energetiche.

 

13 GIUGNO 2024 A ROMA, CORSO DI FORMAZIONE PER GIORNALISTI E AGRONOMI SULLA FILIERA DELLA ZOOTECNIA