Il pianeta vino analizzato da diversi punti di vista per comprenderne la valenza, il ruolo nella società moderna, la funzione, i costi e benefici attuali, con analisi che partono anche da lontano, dalla notte dei tempi, seguendone il percorso evolutivo compiuto in questi decenni anche nel Friuli Venezia Giulia, ascoltando le diverse posizioni di rappresentanti del mondo della ricerca, studiosi, analisti, economisti, enologi, produttori, nutrizionisti, esponenti dell’universo culturale e giornalisti.
È questo, in sintesi, il contenuto dell’incontro di approfondimenti e formativo organizzato dall’Associazione culturale La riviera friulana e dall’Associazione regionale della Stampa agricola, agroalimentare, dell’ambiente e territorio del Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione del Club per l’UNESCO di Udine all’Azienda agricola Brojli, della Famiglia Clementin, ad Aquileia. Come ha ricordato il presidente della Riviera friulana e di ARGA FVG, Carlo Morandini, che ha condotto il dibattito, il vino è nuovamente sotto attacco visto che in alcuni Paesi, dal Canada all’Irlanda, è stato imposto di apporre sulle etichette delle bottiglie una frase che richiama l’attenzione sui rischi per la salute derivanti dalla sua assunzione. Il vino, a memoria d’uomo, rappresenta un elemento indissolubile della buona tavola, ma è anche il pretesto per suggellare incontri, momenti felici, successi, amicizie, completare occasioni conviviali. Fa anche parte del costume e della cultura dei popoli occidentali. Gli antichi, ha ricordato la scrittrice Rosinella Celeste Lucas, lo identificavano in figure divine, come Bacco, Dioniso, Demetra, mentre innumerevoli artisti gli hanno dedicato quadri e opere, scritti e prosa. Ma anche poesie, come la stessa Rosinella Celeste che ha raccolto nel libro ‘Vin, amore e poesie’, vino, amore e poesia, scritto in italiano e in lingua friulana, brevi ma intense liriche dedicate ai vini da vitigni autoctoni friulani. Claudio Lucas, nutrizionista, ha parlato dei rischi che può generare una tendenza proibizionista, e si è rifatto a esempio alla Cultura Wok, che per imporre una teoria o una visione cerca dapprima di instillare dei dubbi, quindi cita esempi probatori per poi negare l’evidenza di fatti reali affermando verità diverse.
Lucas, soffermandosi sul tema dell’incontro e per evidenziare i cambiamenti di costume e degli orientamenti culturali, ha ricordato che nel 2010 nei corsi di nutrizionismo e di educazione alimentare veniva portata a esempio una piramide alimentare allora riportata sui libri di testo. In cima alla quale c’era il vino perché era ritenuto componente ineludibile della dieta quotidiana, mentre oggi, invece, ne sono messi in risalto valori negativi. Per Nicola Fiotti, Docente di nutrizione all’Università di Trieste, il vino è una bevanda alcolica che va assunta con consapevolezza, come tutti gli alimenti, liquidi e solidi, che se ingeriti senza misura possono generare effetti dannosi. Il vino è da decenni un fattore determinante dell’economia rurale, nei settori della enogastronomia, della ristorazione, turistico, e come ha ricordato Rodolfo Rizzi, enologo, da tempo considerato tra gli esperti del mondo enoico, ciononostante viene preso di mira periodicamente da organismi comunitari o correnti di pensiero, oppure finisce al centro di polemiche e di decisioni avverse o negative. Per quanto riguarda specificamente il Friuli Venezia Giulia, Rizzi ha infatti ricordato le questioni del Tocai, vitigno autoctono assegnato a un altro Paese da una determinazione Ue che riconosce ufficialmente le denominazioni assimilabili a realtà omonime presenti sul territorio. Diversa, ma non meno rischiosa per gli effetti sull’economia locale è stata la vicenda del Prosek, un vino prodotto in altri Paesi che però per assonanza rischiava di prendere il posto nell’immagine collettiva del Prosecco, ‘carta’, quest’ultima, giocata di recente e rivelatasi vincente per l’economia vitivinicola veneta e friulana. Un’opportunità, che però al momento della costituzione della Doc interregionale tra FVG e Veneto non fu colta pienamente dai viticoltori friulani.
Oggi il successo del Prosecco conferma l’avvedutezza delle scelte attuate. Occasioni trascurate, perse, non opportunamente colte, che come ha messo in luce il segretario generale dell’UNARGA, l’Unione nazionale delle ARGA, Gian Paolo Girelli, presente con il presidente regionale Morandini assieme al vicepresidente di ARGA FVG, Claudio Soranzo, provocano effetti negativi non meno nefasti di quanto generato dall’italian sounding. Si tratta dell’utilizzo di denominazioni copiate da quelle di prodotti di successo italiani regolarmente registrati con l’obiettivo di sfondare sui mercati internazionali. Il fenomeno ‘italian sounding’, ha insistito Girelli, provoca all’Italia la perdita di 100 milioni di euro l’anno del Pil che sarebbe generato dalla stessa quantità di prodotti se fosse regolarmente realizzata nel nostro Paese. Ecco, dunque, che una scelta vincente per sconfiggere frodi, sofisticazioni, l’introduzione di metodi di classificazione degli alimenti che mistificano la valenza dei prodotti agroalimentari danneggiando la percezione dei valori nutritivi e della salubrità, come il metodo Nutri-score, le etichette a semaforo evocate in precedenza da Rodolfo Rizzi, e i cibi sintetici, è la valorizzazione dei prodotti locali, delle tipicità, dell’identità del territorio che si concretizza e si tramanda anche attraverso il cibo. Lo ha ribadito Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’UNESCO di Udine, ricordando che la Dieta mediterranea è stata riconosciuta tra gli elementi Patrimonio dell’umanità in quanto ne sono stati statisticamente dimostrati i valori salutistici. Valori alla base del percorso di crescita interpretato dal sistema enologico del Friuli Venezia Giulia e del Nordest, e che secondo Franco Clementin, presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia FVG) e ospite della serata, sono attestati sul territorio del quale anche il vino è l’espressione, ed è la sintesi delle tradizioni e della cultura locali. Lo testimonia l’interesse manifestato dai degustatori, dagli appassionati, dagli enoturisti che arrivano anche da lontano, a partire dalla primavera anche dall’Austria lungo le piste ciclabili, per raggiungere Grado, Lignano, la Riviera friulana, le altre ricchezze e attrattive del Friuli Venezia Giulia. Attrattive uniche tra le quali vi sono i siti riconosciuti dall’UNESCO ‘Patrimonio dell’umanità’, tra i quali c’è Aquileia. Essi colgono le proposte enologiche di pregio di un territorio sul quale il vino viene pro dotto fin dall’epoca degli antichi romani. Un prodotto che oggi è divenuto uno dei biglietti da visita di pregio della nostra terra, delle sue attrattive, della stessa comunità che l’ha saputa sviluppare e far apprezzare da turisti che vi arrivano da diverse parti del mondo. Nel corso della serata è stata anche citata la Carta FVG, il documento congiunto adottato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, sostenuto anche da ARGA FVG, che è stato fatto condividere dl Presidente, Piero Mauro Zanin dalla Conferenza nazionale dei Consigli regionali.
ARGA FVG, ha ricordato in conclusione il presidente Morandini, già oltre due mesi fa ha adottato un proprio documento a sostegno delle campagne di contrasto agli attacchi perpetuati alle tipicità e alle produzioni identitarie locali, contro l’adozione del metodo ‘nutri-score’, le etichette a semaforo per i prodotti agroalimentari, contro l’utilizzo dei cibi sintetici e per la difesa della salvaguardia dei prodotti locali di qualità. Prodotti, dei quali il FVG e l’intero Paese sono ricchi: essi rappresentano oramai un biglietto da visita di eccellenza dei territori di provenienza.
Share the post "IL VINO DI PREGIO È UNA RISORSA O UN PROBLEMA? ARGA FVG E ASSOCIAZIONI RIVIERA FRIULANA NE APPROFONDISCONO LA QUESTIONE"
Si è tenuto a Perugia l’appuntamento con il concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie italiane. I vincitori della XXXI edizione dell’Ercole Olivario, organizzato dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il Ministero delle imprese e del Made in Italy ed Agenzia Ice, il sostegno di Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano, Italia Olivicola e del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari Sede di Pescara) sono state 12 le etichette premiate, in rappresentanza delle migliori produzioni di tutta Italia, che hanno brillato nelle due distinte categorie previste, extravergine e oli extravergini certificati dop, Igp.
A svelare i nomi dei vincitori di questa edizione è stato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del Comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario, che ha messo in evidenza l’importanza assunta in questi anni dal Premio Ercole Olivario come strumento di promozione del comparto olivicolo. “L’Ercole Olivario”, ha dichiarato Mencaroni, “è un patto che abbiamo stretto con il mondo olivicolo, ai fini della valorizzazione di un prodotto straordinario, frutto di un ambiente vocato da millenni alla coltivazione dell’ulivo. Un comparto che rappresenta un mondo antico, ma sempre nuovo, grazie al lavoro, all’impegno ed alla passione dei produttori e che sta intercettando sempre di più una “linea verde”, affacciandosi nel mercato nuovi protagonisti, forze fresche, giovani e donne”. La cerimonia è stata anche l’occasione per consegnare i 7 award speciali previsti quest’anno: Amphora Oleariaper la miglior confezione, all’azienda CM Centumbrie srl di Magione (Pg), Umbria; Menzione Speciale Olio Biologico all’olio evo Biologico “U’ Ciuri” Olio Igp Sicilia dell’Azienda Agricola Biologica Miceli & Sensat di Roccamena (Pa), Sicilia; Menzione “Olio Monocultivar” all’olio e.v.o. Mimì Monocultivar Coratina dell’Azienda Agricola Donato Conserva di Modugno (Ba), Puglia. Menzione di merito “Giovane imprenditore” assegnata ai migliori titolari under 40 degli oli ammessi in finale: Frantoio Oleario Narducci e azienda agraria Alessandro Donati dal Lazio; azienda Agricola Giacomo Nieddu dalla Sardegna; azienda Etna Island dalla Sicilia; azienda Cm Centumbrie srl dall’Umbria e Frantoio di Valnogaredo dal Veneto; Menzione di Merito Impresa Digital Communication all’azienda Terraliva di Frontino Giuseppina con sede a Siracusa, Sicilia; Menzione di Merito Impresa Donna alle migliori imprese femminili: Marina Palusci, dall’Abruzzo; Tenute Librandi Pasquale Società Agricola, Azienda Agricola Sorelle Garzo, Azienda Agricola Costantino Mariangela, dalla Calabria; Torretta srl, dalla Campania; Società Agricola Rocca Pietro e Rita, Frantoio Manestrini di Nicoletta Manestrini, dalla Lombardia; Marina Colonna, dal Molise; Azienda Agricola Bisceglie Maria, Azienda Agricole Di Martino sas, Azienda Agricola Serrilli Pia Gloria, dalla Puglia; Masoni Becciu di Deidda Valentina, dallaSardegna; Etna Island, Terraliva di Frontino Giuseppina, Frantoi Cutrera, dalla Sicilia; Azienda Agricola Buoni o Del Buono Maria Pia- Podere Ricavo, dalla Toscana; Cm Centumbrie srl, Decimi di Romina Segoloni, dall’Umbria. Assegnata poi la Menzione di Merito “Giorgio Phellas – Turismo dell’olio” all’Oleificio Torchia di Tiriolo (Cz), Calabria.
Inoltre nella giornata di venerdì 17 marzo 2023 durante la convention di incontro e confronto, rivolta alla comunità dei produttori finalisti del concorso che si è svolta a Perugia negli spazi dello storico teatro della Sapienza, sono stati proclamati e premiati i vincitori della seconda edizione de “La Goccia d’Ercole” la sezione a latere del concorso nazionale, rivolta alle aziende che pur avendo piccole produzioni, sono riuscite a produrre un lotto omogeneo da 5 a 9 quintali.
Share the post "“ERCOLE OLIVARIO” PREMIA LE ECCELLENZE OLEARIE ITALIANE"
A sx il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava, i vertici di ARGA Fvg e il segretario generale di UNARGA Gian Paolo Girelli
Un incontro informativo interessante e proficuo, quello tra il Viceministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Vannia Gava, e i vertici di ARGA FVG e di UNARGA assieme a una rappresentanza degli operatori agricoli della Riviera friulana, svoltosi a Latisana (Ud) all’azienda Lorenzonetto Cavalier Guido, l’imprenditore rivierasco tra i pionieri dello sviluppo rurale dell’area.
Il viceministro era stato invitato da ARGA FVG alla riunione organizzata dall’Associazione culturale La Riviera friulana con il supporto del Club per l’UNESCO di Udine e la collaborazione di UNARGA (Unione nazionale delle ARGA), per conoscere le posizioni del Governo, le scelte e le prospettive per la tutela, ma anche la valorizzazione e fruizione dell’ambiente, nel Friuli Venezia Giulia, e non solo, e nell’area alla quale fanno riferimento le grandi realtà turistiche di Lignano Sabbiadoro, Grado e Bibione, nel vicino Veneto orientale, ovvero la Riviera friulana. Priorità, nell’esauriente dibattito con l’onorevole Gava, condotto dal presidente dell’Associazione La Riviera friulana e di ARGA FVG, Carlo Morandini, è stata data alle ultime novità in materia di mobilità elettrica che avrebbero potuto interessare anche la lavorazione delle campagne. Accanto alla determinazione del Governo che è valsa il ritiro da parte della Ue del divieto alla produzione dei motori termici a partire dal 2035, la Viceministro si è detta molto interessata alla diffusione dei bio-carburanti per motori endotermici a zero emissioni, i primi esemplari dei quali sono già stati messi su strada dalla Iveco, ricordando che il monopolio delle materie prime necessarie per la realizzazione delle batterie per auto elettriche è in mano all’economia cinese. L’onorevole Vannia Gava, sollecitata dal Segretario generale UNARGA, Gian Paolo Girelli, si è confermata anche a favore della diffusione dei termovalorizzatori a zero emissioni, finanziabili con risorse nazionali, per fare dei rifiuti non più un problema bensì una risorsa anche in termini di occupazione, scongiurando quel ‘turismo dei rifiuti’ che oggi vale 1 milione e 300 mila tonnellate di materiale trasportato ogni anno all’estero, con costi enormi e rischi per l’ambiente.
Parlando di inquinamento, Gava ha colto lo spunto dal citato traffico di Tir e treni carichi di rifiuti per ricordare che comunque l’Europa è causa soltanto per il 7,8 % dei gas che possono incidere sul clima, ma paga decisioni causate da realtà ben più inquinanti. Il Governo, ha soggiunto, ha all’attenzione anche la crisi idrica, e sta valutando soluzioni tecnologiche d’avanguardia, che non ha mancato di descrivere. Mentre la Regione FVG, rappresentata dal Presidente della 1. Commissione Attività produttive, e agricoltura, Alberto Budai, che accompagnava l’esponente del Governo, ha stanziato somme cospicue per la realizzazione di invasi per la raccolta di acqua piovana, alcuni già operativi. Altre domande sono state poste dal presidente onorario di ARGA FVG, Amos D’Antoni, e dal vicepresidente, Marco Buzziolo, che da esperto del mondo faunistico-venatorio ha sollecitato il Viceministro sulle azioni che vanno intraprese per il contrasto alle specie animali aliene invasive e infestanti, fonte di danni all’ambiente, anche rurale, e alle specie autoctone. Azioni per gran parte bloccate da direttive comunitarie che non tengono conto di un approccio scientifico al problema, metodo citato dalla stessa Viceministro per assicurare azioni concrete ed esaustive rispetto alla materia ambiente. Domande di carattere più marcatamente tecnico attinenti il mondo rurale sono poi state poste dagli operatori agricoli presenti, guidati da Marco Lorenzonetto, presidente dell’Associazione Sincero, per le produzioni di qualità, sostenibili, da colture rispettose dell’ambiente, biologiche e non solo. Marco, presente assieme al padre Guido, con gli altri imprenditori agricoli ha parlato tra l’altro dei problemi causati dalla siccità in particolare sulle terre rivierasche e i corsi d’acqua dell’area, sui quali incide la risalita dell’acqua salina del mare e della laguna lungo fiumi e canali dai quali l’agricoltura dovrebbe attingere la risorsa idrica per le pratiche irrigue. Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’UNESCO di Udine ha chiesto infine al Viceministro Gava la condivisione, accordata, dei contenuti del progetto di riconoscimento della Riviera friulana, il territorio situato tra i fiumi Tagliamento e Isonzo e la linea delle risorgive e il litorali, tra i beni immateriali definiti dall’organizzazione mondiale ‘Patrimonio dell’umanità’. L’iniziativa della D’Aronco, che vede capofila l’Associazione culturale La Riviera friulana e il Club per l’UNESCO di Udine era stata suffragata dal dono, da parte di Morandini alla Gava del suo libro ‘La Riviera friulana’, edito nel 2005, la fonte del movimento rivierasco.
Il Viceministro Vannia Gava ha apprezzato i contenuti della riunione, ribadendo l’imprescindibilità, al fine di ottenere i migliori risultati dalle iniziative del Governo che sono state condivise dai presenti, di sostenere campagne informative e formative della popolazione in materia di rifiuti, ma anche su altre tematiche, quali, tra le altre, il contenimento energetico e le soluzioni sostenibili percorribili, la mobilità sostenibile, un utilizzo corretto delle risorse idriche disponibili.
Share the post "VICEMINISTRO GAVA A LATISANA (UD) INCONTRA ARGA FVG, RIVIERA FRIULANA E CLUB PER UNESCO"
di Tito Calosi, giornalista di ARGA Interregionale
Fondata nel 1989 a Carsoli in provincia dell’Aquila, Madama Oliva è il leader italiano nel settore delle olive fresche confezionate che distribuisce in Italia e in altri 45 Paesi. Produce 15 milioni di confezioni all’ anno non solo di olive fresce ma anche di patè, lupini, pomodori e altri ortaggi e spezie. 180 dipendenti a Carsoli oltre a quelli nelle aziende create in Sicilia e a Larissa in Grecia con possibilità di vendere anche prodotti a Denominazione di Origine Protetta.
Madama Oliva continua sulla strada della sostenibilità ambientale e punta sull’economia circolare. L’intera produzione della linea Frutto cambia infatti veste e diventa in plastica riciclata con materia prima certificata ISCC PLUS. Il packaging della linea, già realizzata in plastica monomateriale riciclabile al 100%, si aggiunge dunque alle linee Freschissimi Eco, confezionate nei contenitori di carta/plastica separabile, che già a partire dal 2022 sono stati oggetto di un restyling per garantire il più efficace riciclo delle confezioni.
Lo stabilimento di Carsoli (L’ Aquila)
“Siamo convinti che la strada migliore per un futuro ecosostenibile sia quella dell’economia circolare – spiega Sabrina Mancini, direttrice marketing di Madama Oliva – per questo motivo abbiamo deciso di utilizzare plastica non solo riciclabile, ma anche riciclata, nella linea di punta dell’azienda. Si tratta di grandi volumi produttivi che contribuiranno a ridurre notevolmente il consumo di nuova plastica. Questo intervento si inserisce in una politica aziendale che da sempre favorisce il basso impatto ambientale. Siamo infatti certificati ISO 14000 ed EMA dal 2004, e nel 2008 abbiamo realizzato il più grande impianto fotovoltaico integrato registrato al tempo in Italia, attraverso il quale, ancora oggi, produciamo oltre 1,5 milioni di KW/anno di energia elettrica per il nostro fabbisogno, con un risparmio di 975 tonnellate/anno di CO2 emesse in atmosfera“.Le prime confezioni prodotte con plastica riciclata, che entro l’anno verranno estese a tutta la linea Frutto, sono già disponibili nella nuova referenza: il Granmix Madama Oliva. Novità assoluta sul mercato italiano, si tratta delle migliori cultivar greche con una nuova ricetta e comprendono le olive verdi Halkidiki, che nascono nella zona di Salonicco dalle terre che si allungano nel mare Egeo, e le nere Kalamata, coltivate tra il mare e le colline a sud del Peloponneso. Olive fresche, condite con peperoni a filetti, basilico e aroma di limone, per un vortice di gusto e freschezza, pensate per il momento dell’aperitivo.
“Tutti i processi di produzione sono automatizzati e ottimizzati per ridurre i consumi e la raccolta differenziata permette di contenere i rifiuti prodotti avviandoli quanto più possibile a riciclo o riuso – continua Sabrina Mancini – Inoltre, di recente abbiamo stretto una collaborazione con Veolia, la multinazionale francese specializzata nella gestione di acqua, rifiuti e servizi energetici, che prevede la progettazione e la realizzazione del nuovo impianto di trattamento dei reflui per revisionare il ciclo dell’acqua industriale in modo da ridurne il consumo“.
La scelta di passare alla plastica riciclata rappresenta un investimento green che coinvolge circa 4 milioni di vaschette prodotte ogni anno. La linea Frutto è infatti il primo brand di mercato nel segmento delle olive confezionate fresche, ed è nata per esaltare la pluralità di cultivar italiane e greche, offrendo al consumatore un’offerta elevata e variegata, perfetta per soddisfare i diversi gusti e le varie modalità di consumo. Un prodotto fresco, naturale, senza conservanti, di elevata qualità, da sempre confezionato con un packaging moderno e un elevato contenuto di servizio.
Share the post "CARSOLI (L’AQUILA): MADAMA OLIVA INVESTE IN GREEN CON LE CONFEZIONI DI PLASTICA RICICLATA"
Il segretario generale UNARGA Gian Paolo Girelli con il Presidente del Consiglio regionale FVG Pier Mauro Zanin e Carlo Morandini, consigliere nazionale UNARGA e presidente ARGA FVG
La stampa specializzata nazionale, come ARGA FVG, è accanto all’iniziativa proposta dal Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, a tutela delle filiere produttive e delle identità territoriali contro il proibizionismo sul prodotto vino, il sistema ‘nutri-score’ ovvero le etichette a semaforo sugli alimenti e i cibi sintetici, posizione sintetizzata nella ‘Carta FVG’.
La sede del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
Tale documento è stato condiviso dai suoi omologhi delle altre Regioni italiane nei giorni scorsi a Trieste, e verrà ratificato a Roma nell’Assemblea plenaria dei Consigli regionali della Penisola che era programmato per il 7 marzo 2023. Il segretario generale UNARGA, Gian Paolo Girelli, è infatti stato ricevuto da Zanin a Udine, nella sede di rappresentanza del Consiglio regionale, accompagnato dal consigliere nazionale UNARGA e presidente ARGA FVG, Carlo Morandini. La riunione faceva seguito all’incontro analogo dei giorni scorsi tra Zanin e ARGA FVG. Girelli, giornalista professionista friulano, una lunga esperienza in Rai anche a livello internazionale, ha ricordato l’analogo documento sottoscritto da ARGA FVG e condiviso da UNARGA, assicurando al Presidente del Consiglio regionale del FVG, che è anche vicepresidente della Conferenza europea dei presidenti delle Assemblee legislative regionali, la vicinanza della stampa specializzata nazionale. UNARGA è infatti costituita dalle Associazioni regionali della stampa agricola, agroalimentare, ambiente, territorio, energie rinnovabili (ARGA) d’Italia, che perseguono con particolare impegno (come ARGA FVG) l’obiettivo della formazione permanente dei giornalisti e giornaliste che in tutta Italia si occupano delle materie considerate o le vogliono approfondire.
Così come perseguono e sostengono la formazione finalizzata alla corretta informazione dei cittadini. “Pertanto anche UNARGA – ha detto Girelli – non poteva che affiancarsi alla presa di posizione delle Regioni italiane che attraverso il Presidente Zanin hanno il Friuli Venezia Giulia come capofila, una Regione nella quale proprio nel settore primario operatori lungimiranti hanno saputo trasformare terre incolte e abbandonate, ghiaiose o umide, sabbiose o aride, in terreni capaci di far generare prodotti di eccellenza, che come accade in altre parti della Penisola sono ormai il biglietto da visita di pregio del nostro Paese”. “L’etichettatura sulle bevande alcooliche con l’allarme sulla salute – ha poi spiegato Girelli – è un’iniziativa che preoccupa moltissimo il mondo agricolo e le aziende vitivinicole, quindi anche la stampa specializzata: è una scure che potrebbe gravare pesantemente sul settore e in particolare sulle esportazioni, ma ciò che fa riflettere è anche il silenzio della Ue rispetto a queste prese di posizione che si aggiungono in maniera quasi silente ad altre già adottate da alcuni Paesi”. “Come, per esempio – ha proseguito – il ‘nutri-score’, quella specie di semaforo sulle confezioni di alimenti e bevande che dà un voto di origine algoritmica al prodotto. Si tratta di una classifica che contempla tutti i cibi, da quelli ‘definiti sani’ (verde scuro), a quelli contrassegnati con la ‘E’ (color arancione scuro) dichiarati poco sani; metodo già adottato volontariamente nei mercati di derivazione francese”.
“Un sistema inviso – ha aggiunto Girelli – perché anche se pensato per scopi salutistici non considera né specifica il quantitativo di tale prodotto che si può definire sano o dannoso. Per esempio l’olio d’oliva extravergine, a causa del metodo adottato, risulterebbe meno salutare di una bevanda gassata, penalizzando la ‘Dieta mediterranea’ e il Made in Italy. Un metodo che è comunque in evoluzione, ma UNARGA, ha assicurato Girelli, continuerà a monitorare i futuri passaggi in difesa dei consumatori, ma anche della qualità e delle tradizioni dei cibi italiani”. Zanin ha apprezzato l’esito dell’incontro, confermando l’impegno ad accompagnare la ‘Carta FVG’ fino all’approvazione ufficiale e definitiva di tutte Regioni italiane.
Share the post "AGRICOLTURA: LA STAMPA AGRICOLA NAZIONALE INSIEME ALLA ‘CARTA FVG’ SULLA TUTELA DEI CIBI E DELL’AGROALIMENTARE"
La presentazione della nuova cooperativa. Protagonisti e invitati
Si chiama Afrisicilia e commercializzerà ortaggi. È la nuova cooperativa costituita a Catania dai migranti protagonisti del progetto P.I.U. Su.Pr.Eme. (Percorsi Individualizzati di Uscita dallo Sfruttamento), cofinanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, direzione generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione e dall’Unione Europea, PON Inclusione Fondo Sociale Europeo 2014-2020.
L’iniziativa è nata per contrastare il lavoro nero e la discriminazione in Sicilia. Subito dopo la formalizzazione della cooperativa, il gruppo di migranti e i partner coinvolti nel progetto etneo hanno accolto il plauso della dirigente dell’ex ufficio speciale Immigrazione dell’assessorato regionale al Lavoro e alla Famiglia (oggi Servizio 3 del dipartimento Famiglia e Politiche Sociali) Michela Bongiorno: «La Regione Siciliana – ha spiegato la dirigente – ha finanziato sette progetti di agricoltura sociale: a Catania ce ne sono ben tre. L’orto sociale che è stato realizzato ci dimostra che si può uscire fuori dalla logica di sfruttamento lavorativo, con un affrancamento totale dal caporalato, creando attività autonome. Questa prima start-up catanese è un segnale di speranza, crea un precedente positivo anche per tutti coloro che ogni giorno arrivano nel nostro Paese in condizioni di fragilità e che difficilmente riescono a trovare una collocazione lavorativa legale. Come istituzione ci stiamo impegnando a contrastare il caporalato supportando i migranti protagonisti: qui stanno imparando a gestire le attività, condividono con noi il loro sapere e potranno trasferire questo know-how nel loro Paese d’origine. Questo scambio è fondamentale».
In ogni fase dell’impresa è stato determinante il ruolo del Cpia Catania 2, capofila del progetto: «Il caporalato è una piaga da risanare nella nostra società, lo subiscono i migranti ma riguarda tutti – afferma la preside Rita Vitaliti – noi abbiamo coordinato il partenariato con l’istituto Fermi Eredia, il Consiglio Italiano per i Rifugiati e il Centro Orizzonte Lavoro. Questa prima esperienza di autoimprenditorialità ha liberato i migranti coinvolti da una condizione di sfruttamento. Per riscattarsi hanno costituito una nuova cooperativa e col nostro supporto hanno affrontato e superato le complessità economiche, amministrative e legali. Adesso hanno una loro posizione lavorativa autonoma, professionale e soprattutto legale. Potranno contare su di noi perché anche dopo la fine del progetto non li lasceremo soli».
Afrisicilia nasce da un percorso formativo – ancora in corso – iniziato a marzo del 2022: i migranti hanno acquisito non solo le tecniche agrarie ma anche nuove consapevolezze sui diritti del lavoro, sulle normative del settore ortofrutticolo, sulla gestione dei budget che saranno tenuti ad amministrare. La farm – presieduta da Diao Diallo – si sviluppa in mezzo ettaro di orto tra il litorale della Plaia e la zona industriale di Catania: i campi sono già coltivati e prossimamente sono previsti i raccolti di lattughe, broccoli, sedano, cavoli, piselli, fave, patate; ma saranno recuperate anche le serre, che al momento versano in stato di abbandono, dove saranno seminate nuove coltivazioni.
«Lavoravo a Grammichele – confida Diallo Diao presidente della Cooperativa Afrisicilia – era molto complicato, non avevo contratto. Sono orgoglioso: i miei colleghi hanno scelto me come presidente, ma siamo consapevoli che è l’unione che fa la forza».
Francesco Cauchi, coordinatore dell’iniziativa, ha spiegato: «Quello della costituzione è stato un momento formale, molto toccante. I migranti sono diventati proprietari e responsabili di una nuova attività imprenditoriale, hanno realizzato un sogno. A fine marzo la cooperativa andrà in positivo con la commercializzazione degli ortaggi. La distribuzione comincerà a Catania nei mercati Coldiretti Campagna Amica».
Share the post "CATANIA, NASCE AFRISICILIA, LA PRIMA COOPERATIVA GESTITA DA MIGRANTI"
Il Veneto sta reagendo alla pervasività della cementificazione con apporti sempre maggiori di aree boscate che assolvono alla duplice funzione ambientale ma anche produttiva. Se ne parlerà, anche in termini di aggiornamento degli operatori dell’informazione nella serata di formazione che avrà luogo venerdì 24 febbraio 2023 (dalle ore 18:30) al Circolo di Campagna di Arzerello a Piove di Sacco (Pd), iniziativa organizzata da ARGAV in collaborazione con la rete delle Comunità Locali Wigwam del Veneto.
Un tempo la pianura padano-veneta era coperta da un’immensa foresta solcata da fiumi ed intervallata da estese paludi. Dopo millenni di alterne fasi di distruzione e di recupero, di tale foresta oggi non restano che pochi, sparsi lembi. Fortunatamente, da qualche anno si assiste alla realizzazione di numerosi progetti diricostruzione degli habitat forestali planizialie ad una intensaattività vivaistica collegata.
Si tratterà di un corso di formazione per giornalisti, ma aperto al pubblico, promosso dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto d’intesa col Sindacato Giornalisti Veneto e l’Associazione Regionale dei Giornalisti del Veneto e Trentino- Alto Adige (ARGAV).
All’incontro interverranno: Stefano Pellizzon, vicepresidente dell’Associazione Forestale di Pianura (La rinascita dei boschi di pianura: iniziative in corso); Federico Correale, direttore dei Centri e delle Aziende agricole di Veneto Agricoltura (Dal seme all’albero, l’attività vivaistica di Veneto Agricoltura per una forestazione sostenibile; coordina RenzoMichieletto, vicepresidente di ARGAV.
Per i giornalisti, le iscrizioni dovranno essere effettuate, attraverso la piattaforma www.formazionegiornalisti.it, digitando come organizzatore “Ente Terzo Formatore” e quindi completando il filtro, scrivendo “Sindacato Giornalisti Veneto”. Il corso attribuirà 2 crediti formativi.
Nella seconda parte della serata, ad iniziare dalle ore 20:30, sarà la volta di alcune Comunità Locali Wigwam del Veneto che saranno rappresentate da alcuni produttori di eccellenza quali la Marco Bellavere Spa con le sue specialità dolciarie tipiche e Villa Bogdano 1880 con una selezione di etichette di vini dedicate alla rinascita del raro bosco di pianura. La cantina di Lison di Portogruaro non porterà solo i vini in degustazione ma sarà presente anche per testimoniare il suo ruolo nella continua custodia e salvaguardia della biodiversità all’interno delle sue vigne storiche e del bosco planiziale annesso riconosciuto Natura 2000. Una presenza questa che, nella serata, beneficerà del supporto del giornalista ed esperto di vini Gian Omar Bison.
Come di consueto, il “buon convivio” degli assaggi dei cibi e dei vini costì presentati, sarà preparato dallo staff del Circolo di Campagna Wigwam APS ospitante sotto la direzione del presidente Efrem Tassinato.
Non è previsto un costo di partecipazione ma solo essere in regola con le quote associative ad ARGAV e/o FNSI e all’Associazione Wigwam, con possibilità di rinnovo o nuova iscrizione da regolarizzare anche nell’occasione. L’accettazione di partecipanti sarà fino ad esaurimento dei posti disponibili. Info e prenotazioni: arzerello@wigwam.it WhatsApp +39 333 3938555
Share the post "24 Febbraio 2023, La Rinascita dei boschi di pianura al Wigwam di Arzerello (Pd)"
Un momento dell’incontro nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine
di Gian Paolo Girelli, Segretario Generale UNARGA
Una “Carta” a difesa della qualità agroalimentare. Sui temi di stringente attualità nel settore agroalimentare e vinicolo si è tenuto un incontro a Udine, nella sede della Regione, tra una delegazione di ARGA Fvg e il Presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin. In particolare ARGA Fvg sostiene l’iniziativa “Carta Fvg” , che sarà firmata il 3 marzo 2023 a Trieste, contro l’etichettatura del vino voluta dall’Irlanda con l’introduzione degli “alert sanitari” e anche contro il sistema “Nutri-score” l’etichetta a semaforo creata dalla Francia che mostra la qualità nutrizionale dei prodotti alimentari in forma un po’ ambigua. Della delegazione di Arga Fvg facevano parte il Presidente Carlo Morandini, il vicepresidente Marco Buzziolo e il Presidente Onorario Amos D’Antoni.
L’appoggio di ARGA Fvg, l’Associazione regionale della Stampa agricola, agroalimentare, ambiente e territorio all’iniziativa della Regione, è stata illustrata dal presidente Morandini. “La stampa specializzata – ha affermato – sostiene la Carta Fvg che intende tutelare i consumatori dall’introduzione del cibo sintetico anche attraverso la catena alimentare, dall’utilizzo del “Nutro-score”, l’etichettatura dei cibi con il sistema ‘a semaforo’, modalità fuorviante dalle reali indicazioni che i consumatori hanno diritto a ottenere sui prodotti al consumo”. Si deve dunque salvaguardare anche il mondo rurale dalle etichettature salutiste su prodotti rispetto ai quali è più utile e costruttivo avviare campagne di educazione al consumo di qualità. “Carta Fvg” iniziativa promossa dal Presidente del Consiglio regionale del FVG, Zanin è stata condivisa unanimemente dall’Assemblea regionale. “Il Friuli Venezia Giulia – ha evidenziato Morandini – ha così portato all’attenzione nazionale una serie di criticità del settore primario che riguardano l’intera comunità, con risvolti attinenti anche alla salute dei consumatori”. Argomenti che Zanin condividerà con la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome il 3 marzo 2023, a Trieste, e sarà successivamente fatta propria dall’Assemblea plenaria della Conferenza nazionale.
Da sx: Carlo Morandini, Presidente ARGA Fvg, Amos D’Antoni Presidente Onorario ARGA Fvg, Piero Mauro Zanin Presidente Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia, Marco Buzziolo vicepresidente ARGA Fvg
Come ha ribadito il Presidente Zanin il tentativo di introdurre il cibo sintetico, ovvero prodotto attraverso l’utilizzo di feti di animali, bioreattori e stampanti in 3D è in linea con altre forzature come l’introduzione di un sistema di classificazione degli alimenti che privilegia i prodotti dei grandi marchi internazionali a svantaggiodelle eccellenze rurali e agroalimentari nelle quali si distinguono la nostra Regione, come il nostro Paese. Accanto a ciò l’introduzione in Irlanda di etichette obbligatorie sui prodotti enologici fa temere una regia che non ha a cuore le innumerevoli realtà locali che arricchiscono l’intera Europa. Per il Presidente del Consiglio regionale Zanin tre sono le motivazioni per dire no a questi sistemi: atteggiamento che lede il principio di condivisione dell’Unione Europea, perché se ci sono regole devono essere uguali per tutti altrimenti si rischia di distorcere il mercato; non si può criminalizzare il vino, che ha alle spalle storia, tradizioni ed è importante per l’economia, infine si può parlare di un’evidente limitazione della libertà.ARGA Fvg, ha ricordato poi il Presidente Morandini, ha sottoscritto un documento il 10 gennaio 2023, condiviso con l’UNARGA, l’organizzazione nazionale delle ARGA, che è sullo stesso tenore della Carta ipotizzata dal Presidente Zanin.
Queste problematiche, che interessano e colpiscono direttamente tutti i cittadini e gli aspetti di salubrità dei cibi, creano un’ulteriore penalizzazione a un sistema rurale già messo in crisi da molteplici fattori e che si deve confrontare con i cambiamenti continui degli scenari dei mercati, variazioni, più o meno stabili, delle condizioni climatiche, ma anche con elementi troppo trascurati.
Share the post "AGRICOLTURA: STAMPA SPECIALIZZATA, ARGA FVG, SOSTIENE INIZIATIVA CONSIGLIO REGIONALE FVG"
Alessandra Costante è la nuova Segretaria generale della FNSI, Vittorio Di Trapani il nuovo Presidente. Sono stati eletti al termine del Congresso di Riccione e prendono il posto rispettivamente di Raffaele Lorusso e di Giuseppe Giulietti in una continuità di attenzione ai problemi della nostra categoria che mette in un ruolo di evidenza i Gruppi di specializzazione peraltro ampiamente rappresentati nelle giornate svolte nella città romagnola.
Alessandra Costante è giornalista del Secolo XIX di Genova, era vice segretaria uscente e prima, per due mandati, aveva ricoperto il ruolo di Segretaria dell’ Associazione Ligure dei Giornalisti. Vittorio Di Trapani, 47 anni, è giornalista di RaiNews24, è stato Segretario dell’ Usigrai e Segretario generale aggiunto della Federazione. Entrambi quindi hanno una consolidata esperienza sindacale.
Efrem Tassinato con Alessandra Costante e Vittorio Di Trapani
Ha presieduto il Congresso con grande correttezza e professionalità il Presidente dell’ Associazione Stampa Emilia Romagna Matteo Naccari che, nel dicembre 2021, proprio a Riccione, ha partecipato al Congresso interregionale elettivo dell’ARGA di Emilia, Romagna, Marche, Umbria e San Marino nell’hotel nel quale erano ospitati gli invitati. Tra essi il Presidente di UNARGA Roberto Zalambani e la Presidente della Federazione Internazionale dei Giornalisti Dominique Pradalié. Tanti i Delegati delle ARGA che ricoprono anche incarichi di rilievo nell’Unione, dalla vice Presidente Geppina Landolfo al Tesoriere, responsabile di sede e del sito EfremTassinato, al Presidente di Agap Michele Peragine, alle consigliere nazionali Antonella Monaco e Luciana Doronzo, ai consiglieri di ARGA Campania Gerardo Ausiello, Angela Calabrese, Renato Riccio e Paolo Animato, a Paola Scarsi consigliera di ARGA Lazio. Per non parlare di Claudio Silvestri, Segretario del Sugc e delegato della Giunta FNSI presso UNARGA.
Gli eletti di Arga Campania in Consiglio Nazionale Antonella Monaco, Claudio Silvestri e Gerardo Ausiello con Alessandra Costante
Zalambani e Tassinato hanno condiviso con gli esponenti degli uffici stampa, della stampa sportiva, di quella turistica e di quella scientifica il desiderio di rimettere mano al coordinamento nazionale dei Gruppi di specializzazione che meritano di essere opportunamente valorizzati e incentivati nella loro operatività che risulta particolarmente utile quando si sente la necessità di proporre all’ opinione pubblica, ai colleghi e alle istituzioni una comunicazione eticamente orientata come nei recenti e drammatici casi delle crisi pandemiche e energetiche, della salvaguardia del pianeta, degli scenari di conflitto. I giornalisti specializzati del Sindacato forse non saranno i più bravi e famosi – ha spiegato Zalambani – ma possono svolgere una funzione efficace al servizio della società civile se parlano ad esempio di terremoti e alluvioni prima che avvengano, se parlano di cibo buono e giusto prima delle grandi cristi alimentari, se parlano di prevenzione prima di tante disgrazie che potrebbero essere evitate, e, concludendo, alla vigilia della Giornata nazionale del 16 febbraio 2023 sul risparmio energetico e gli stili di vita sostenibili, ha annunciato che, tramite UNARGA, il Sindacato dei giornalisti ha aderito alla campagna “M’illumino di meno“.
Al termine del Congresso, è stato eletto il Consiglio Nazionale che orienterà la FNSI nei prossimi 4 anni; tra i Consiglieri, noi siamo molto rappresentati. Citiamo per tutti Efrem Tassinato, Claudio Silvestri, Antonella Monaco, Gerardo Ausiello, Luciana Doronzo e Vito Fatiguso. Paola Scarsi è stata nominata proboviro supplente.
Share the post "ALESSANDRA COSTANTE E VITTORIO DI TRAPANI AL VERTICE DELLA FNSI. LA PRESENZA ATTIVA DELL’UNARGA E DELLE ARGA AL CONGRESSO DI RICCIONE"
La cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori della XXXI edizione del Premio Nazionale Ercole Olivario, il concorso dedicato alle eccellenze olearie italiane si terrà sabato 18 marzo 2023 alle ore 10:00, a Perugia, presso la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, Piazza IV Novembre 1. UNARGA e ARGA Umbria sono tra i media partners.
In vista della cerimonia di premiazione, venerdì 17 marzo 2023, alle ore 16:30, presso il Teatro della Sapienza in Perugia (Via della Cupa, 52) si terrà inoltre l’incontro dal titolo “Il turismo dell’enogastronomia e delle produzioni in Italia, fattore primario di internazionalizzazione” a cura di Ivana Jelinic, Amministratore Delegato ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo.
Share the post "PREMIO NAZIONALE ERCOLE OLIVARIO 2023 A PERUGIA, INVITO STAMPA – UNARGA E ARGA UMBRIA TRA I MEDIA PARTNERS"