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ARGALAM: CHESSEMAGNE…COSA SI MANGIA! CHIETI E TI SARA’ DATO!!!

In piazza Vico a Chieti, apertura della rassegna….sul palco la corale "Figlia di Iorio". "il Presidente Argalam e Dir. Sky 858 Donato Fioriti intervista l'assessore comunale al turismo

In pzza Vico a Chieti, apertura della rassegna….sul palco la corale “Figlia di Iorio”.
“il Presidente Argalam e Dir. Sky 858 Donato Fioriti intervista l’assessore comunale al turismo

Il Festival Regionale di Gastroturismo, alla prima edizione, svoltosi sul corso Marrucino a Chieti,più volte spostato con la data, ma alla fine, il 30-31 agosto e 1 settembre ’13, si è realizzato col sostanziale contributo dei giornalisti dell’ARGA FNSI Abruzzo – Lazio – Molise, specializzati in questo campo.

La manifestazione è stata ideata dall’AICS (Associazione italiana Cultura e Sport), Domenico Spezioli di Chieti.
Il taglio del nastro…, sui generis, è stato ideato da Ugo Iezzi, presidente del centro studi AICS Domenico Spezioli e vice presidente dell’ARGA FNSI, Abruzzo Lazio Molise.
Invece delle forbici, per arricchire meglio l’evento alla sua esclusività, è stato fatto con una “ forchetta”!

L’evento è stato un mix fra cultura, spettacolo, gastronomia.

I Padiglioni, una cinquantina, scelti dalla CONFARTIGIANATO, hanno esposto ed offerto:
Salumi, formaggi, pane,dolci, arrosticini, grigliate di carne e pesce, pizza, vino,miele, birra artigianale,sottolio…,
Insomma, gli ideatori, hanno voluto trasmettere ai visitatori gastronauti, un significato, per riconciliare l’uomo, la natura, le tradizioni e naturalmente il cibo, promuovendo la dieta mediterranea.

Il termine “gastronauto” è stato coniato alla metà degli anni 1990 dal giornalista Davide Paolini.
Viene usato per indicare l’indole di una persona per la ricerca e la scoperta gastronomica.
Il gastronauta abbina al cibo, il viaggio e il territorio.
Il cibo, non è solo qualcosa da mangiare, ma simbolo e promotore di un territorio.
Questo il motivo per cui i gastronauti, sono consapevoli che il cibo è Cultura.
C’è il motto che “si mangia con la testa e non con la pancia”.

Ampio spazio riservato ai libri gastronomici, illustrati dagli ideatori e moderati dal giornalista Mario D’Alessandro.
Una mostra di libri del settore enogastronomico è stato allestito all’interno del palazzo de Mayo a cura dell’associazione editori abruzzesi.

E’ stato proposto la prima edizione del premio Venturini, noto chef abruzzese, a cura dell’A.MA.C.A, “Accademia dei MAccheroni alla Chitarra d’Abruzzo”(aderente ARGALAM) il cui presidente è Dante di Francescantonio.
In questa occasione si è trovato lo spazio per far riconoscere il piatto simbolo dell’Abruzzo, i maccheroni alla chitarra, come prodotto agroalimentare tradizionale.
Il comitato scientifico è stato curato da Ugo Iezzi.

Il presidente dell’ARGA FNSI, Abruzzo – Molise – Lazio, Donato Fioriti, ha curato le interviste con la troupe di SKY 858 e Canale 17. Regista e curatore della parte tecnica il collega e dirigente Argalam Rino Giardiello.

La parte musicale ha visto l’avvicendamento del coro folkloristico “Abruzze Nostre” di Chieti, diretto dal maestro Vincenzo Papa, dell’associazione corale “La Figlia di Iorio” di Orsogna, diretto dal maestro Mario Tenaglia e l’orchestra spettacolo”Attacca l’asino Band” di Luciano Gentili.
Il premio “Chessemagne” è stato assegnato al noto disegnatore Passepartout, (Gianfranco Tartaglia- Argalam), che ha curato anche lo stand, Vigne e Vignette, con gli allievi della Scuola Internazionale di Comics di Pescara, che hanno disegnato per il pubblico.

Il pubblico ha creato un’ottima cornice alle serate calde di fine Agosto ed ha gradito sia i dibattiti, sia gli assaggi, che la musica.
Purtroppo, il periodo di fine Agosto, non ha favorito i forestieri che sono ripartiti per le loro destinazioni. Quindi se si rifarà Chessemagne, bisogna programmare l’evento in un’altra data.

Resta l’amaro in bocca per come è stato Insudiciato, dal grasso e l’olio, la pavimentazione del Corso Marrucino, nei padiglioni dove cucinavano pesce e carne.
Con una spesa di pochi spiccioli, bisognava obbligare gli espositori a proteggere il pavimento con un telo di plastica.
Chi doveva sorvegliare?
La segatura buttata sul pavimento dopo aver smontato gli stand, non è servita a niente.
Ci vuole altro per cercare di pulire la pavimentazione, ora scivolosa e puzzolente!
Non è una bella cartolina per la città!

(di Luciano Pellegrini di Argalam Chieti)

Le foto sul link:

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