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A FICO L’ESORDIO DELL’ ASSOCIAZIONE CHE UNISCE LE FILIERE AGRICOLE E 3MILA IMPRESE DELLE MARCHE

L’intervento di Alberto Mazzoni, direttore dell’Associazione produttori dell’agroalimentare marchigiano, oggi alla conferenza stampa di presentazione a Fico (BO)

L’intervento di Alberto Mazzoni, direttore dell’Associazione produttori dell’agroalimentare marchigiano, oggi alla conferenza stampa di presentazione a Fico (BO)

Unaga – Arga Marche

A FICO L’ESORDIO DELL’ ASSOCIAZIONE CHE UNISCE LE FILIERE AGRICOLE E 3MILA IMPRESE DELLE MARCHE

Sarà Fico la prima vetrina della neonata Associazione produttori dell’agroalimentare marchigiano, uno dei primi consorzi regionali multifiliera in Italia, che già in partenza annovera circa il 50% del Pil wine&food delle Marche, con un fatturato aggregato di 750 milioni di euro. Sette i soci fondatori (BovinMarche, Consorzio vini piceni, Consorzio Marche biologiche, Consorzio Casciotta d’Urbino dop, Istituto marchigiano di tutela vini, Società Agricola Biologica-Gruppo Fileni, TreValli Cooperlat), che da soli rappresentano circa 3mila imprese agricole del territorio con produzioni che vanno dal latte alla carne, dalla pasta al vino, dall’olio a cereali e leguminose bio.

Alla presentazione , nella giornata inaugurale della Fabbrica Italiana Contadina di Bologna, il Parco agroalimentare piu’ grande del mondo, il 9 novembre 2017, è intervenuto , tra gli altri, Il Segretario Generale dell’Unaga Roberto Zalambani che ha portato il saluto del Presidente Mimmo Vita, della Vice Presidente dei giornalisti agroalimentari europei Lisa Bellocchi e della presidente di Arga Marche Luana Spernanzoni.

“Il progetto Fico – ha detto la vice presidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura, Anna Casini – nasce e si sviluppa ai confini regionali. La vicinanza con Bologna ci consente di intercettare un segmento turistico, quello enogastronomico, in continua crescita. Come Marche, dopo il sisma, abbiamo bisogno di visibilità e di opportunità per far venire sempre più turisti nella nostra regione. La loro presenza è fondamentale per consolidare la rinascita dei territori appenninici devastati, che vivevano di agricoltura e zootecnia, di eccellenze enogastronomiche da non disperdere, di cultura e sostenibilità ambientale. Fico, oltre che una vetrina, offre l’occasione di raccontarci e di proporci, di utilizzarla come volano della ricostruzione verde del nostro entroterra”.

Nel nuovo hub dell’agroalimentare made in Italy di Bologna, presso lo spazio assegnato all’Associazione dalla Regione Marche, si alterneranno degustazioni, eventi speciali, corsi, presentazioni e focus sulle produzioni di qualità e sulle nicchie regionali. Poi sarà la volta delle fiere-obiettivo: tra queste, Sol e Agrifood di Veronafiere, Tuttofood di Milano, Cibus di Parma, Sana di Bologna. Ma anche Il Fancy Food di New York, l’Anuga di Colonia, il Sial di Parigi o il Foodex di Tokyo. Tra le attività nel breve, la presentazione di uno studio Nomisma sullo stretto rapporto tra qualità dell’agroalimentare e qualità della vita nelle regioni italiane.

 

 

 

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