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Matera. Festa della CIA con delegazione dell’Arga Campania e Unaga per il coordinamento dell’Arga Basilicata

Una vetrina del “made in Italy agroalimentare”, ma anche occasione di riflessione sul settore primario. Per quattro giorni, dal 9 al 12, Matera diventerà capitale dell’agricoltura ospitando la 5a Festa nazionale dell’agricoltura organizzata dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia). Così la cittadina patrimonio dell’Umanità, ospiterà i prodotti che hanno fatto diventare la dieta mediterranea bene tutelato dall’Unesco: dall’olio al vino, dalla pasta al pane. 

Presentato presso la sala del Consiglio regionale, l’articolato programma. Venti regioni, le delegazioni di 102 province, i 131 comuni lucani, 40 produttori del Mezzogiorno. Previste 150 mila presenze a quella si preannuncia come “Una grande festa dell’agricoltura nel cuore del Mediterraneo” come recita lo slogan. Matera, Mezzogiorno, Mediterraneo: sono queste le direttrici  che uniranno  l’agricoltura. Una kermesse che vedrà coinvolto l’intero sistema agroalimentare: dai consorzi di bonifica a quelli di difesa, dai servizi come il credito al supporto tecnologico, alle opportunità da fonti agroenergetiche.

Matera, infatti, nel tempo è una sintesi perfetta tra storia, tradizioni contadine e cultura enogastronomia, oltre a essere patrimonio dell’umanità, da millenni crocevia di culture diverse.  Il  carro della Bruna come logo della Festa. Un vascello carico di prodotti alimentari. Matera sarà identificata sotto l’aspetto storico  – culturale, con le  bontà enogastronomiche dei diversi territori come il pane di Matera, grappoli di uva e uliveti.  Sotto l’immagine lo slogan “Una grande festa nel cuore del Mediterraneo”.

Il programma

Giovedì 9 settembre

L’inaugurazione si terrà alle ore  17.30 con la partecipazione delle cariche istituzionali. A seguire sarà possibile visitare la mostra fotografica “Basilicata Cinquanta”, un sorprendente viaggio con le immagini scattate da Cartier-Bresson, Zavattini, Pinna e Carbone nella civiltà contadina lucana, mentre per i curiosi dell’artigianato artistico presso gli ipogei di piazza San Francesco sarà possibile ammirare pezzi da collezionare. Nella serata il laboratorio “Donne in campo” su “Fusilli e strascinati fatti a mano” e a notte spettacolare performance pirotecnica tra i Sassi.

Venerdì 10 e a seguire  sabato

Una quarantina le iniziative in programma: convegni, worshop tematici,  laboratori del gusto, spettacoli di intrattenimento, mostre-mercato. Dai laboratori del gusto  a quelli di  trasformazione, dai percorsi didattici per i più piccoli ai dibattiti e ai convegni  tecnici per affrontare questioni come le energie rinnovabili, la sicurezza alimentare e la sostenibilità del settore agricolo, passando per la commercializzazione delle eccellenze agricole e alimentari, ma anche degustazioni, mostre, mercati,  musica, spettacoli itineranti e visite guidate ai monumenti caratterizzanti la città.

Sabato 11

Ore 10, insediamento coordinamento dell’Arga Basilicata,  presenti il presidente dell’Unaga, Mimmo VITA, il consigliere nazionale Unaga per l’Arga Campania-Calabria-Basilicata, Gianpaolo NECCO, la presidente dell’Arga Campania “Francesco Landolfo” Geppina LANDOLFO, il presidente dell’Assostampa Basilicata, Serafino PATERNOSTER, la referente della Basilicata Iranna DE MEO e i giornalisti lucani , tutti partecipanti al convegno  “Agricoltura e informazione”.

Domenica 12

Chiusura della festa con l’intervento finale del presidente nazionale dell’organizzazione di categoria, Giuseppe POLITI.

Gli interventi di presentazione “Un’occasione – ha detto il presidente della  Cia Basilicata, Donato DISTEFANO  – non solo di festa con iniziative ludiche, ma anche per fare una riflessione attenta sul settore primario e sulle opportunità economiche. Matera è una sintesi perfetta tra storia, tradizioni contadine e cultura enogastronomia, oltre a essere patrimonio dell’umanità, da millenni crocevia di culture diverse.  E’ una festa dal carattere inclusivo dove non ci sarà solo il  protagonismo dell’agricoltura, ma della città ospitante. Matera diventerà per quattro giorni una vetrina dell’agricoltura italiana ed occasione di promozione dei prodotti di qualità e delle aziende agricole. Non dimentichiamoci che oltre ad essere città del Mezzogiorno, è la  prima realtà comunale come aziende iscritte alla camera di commercio con circa 800 realtà. Inoltre, bisogna leggere in chiave nuova il rapporto tra urbanistica e sviluppo rurale. Un ruolo forte sarà rappresentato dalle imprenditrici al  femminili. Perchè Matera? Quest’anno sarà aperta la zona di libero scambio del Mediterraneo. Abbiamo voluto lanciare il tema delle tre emme: Matera, Mezzogiorno, Mediterraneo”.

 “Dobbiamo riportare l’agricoltura – ha sostenuto il sindaco di Matera, Salvatore ADDUCE – al centro dello sviluppo. E’ una festa che coinvolge il cuore della città, un ponte tra la parte urbana e quella rurale”.

“La festa – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo FOLINO – è un’occasione per far conoscere Matera e le produzioni lucane, ma anche per ridiscutere seriamente dell’agricoltura e delle sue prospettive future, oltre a essere un momento di confronto tra mondi associativi e politica”.

“Come Provincia – ha detto il presidente Piero LACORAZZA – vogliamo essere dentro il confronto agricolo. Le province hanno la funzione del governo del territorio, un rapporto tra i comuni e le aree rurali. Il tema della multifunzionalità e la prospettiva turistica sono due grandi sfide da saper cogliere per riportare l’agricoltura al centro dello sviluppo” .

“Questa festa – ha detto l’assessore regionale  all’Agricoltura, Wilma MAZZOCCO – ha un significato più politico perchè l’agricoltura occupa uno spazio importante anche nelle economie mature. Si sta lavorando alla definizione della nuova Pac con un confronto dialettico e trasversale anche di tipo interdipartimentale. E’ una strategia nuova che apre una grande stagione di riforme, con la revisione del Psr, strumento che presenta azioni significative, ma che va rivisto per agganciare un’agricoltura in trasformazione”.

“Questa occasione –  detto Gianpiero PERRI, direttore Apt Basilicata – consolida le nostre strategie che vedono in Matera una punta di diamante. Molti gli artisti lucani che saranno protagonisti allietando le giornate. Speriamo di suscitare nei visitatori la stessa emozione che colpì Carlo Levi quando parlò di Matera come città possente”.

Nell’occasione, il direttore della Camera di Commercio, Federico SISTI, ha annunciato la presentazione di una scuola di perfezionamento, sulla scia del modello campus, per  cuochi. Un’iniziativa che si intreccia con un’altra azione del sistema camerale, ossia i  ristoranti italiani doc all’estero.

“In mostra le complessità dell’agricoltura italiana: delle filiere, di collocare i prodotti nei mercati e logistica – ha detto  il coordinatore della giunta nazionale Cia, Alberto GIOMBETTI. Saranno presentati gli orti di prossimità, ossia i luoghi dove i ristoratori si riforniscono per preparare piatti genuini con prodotti sostenibili e l’Ases, una organizzazione non governativa  che opera nel  terzo mondo”. Storia, tradizioni, prodotti e territorio: un mix unico per una festa tricolore.

Diverse le iniziative che saranno promosse dal Consorzio di tutela del pane di Matera igp. Ad annunciarlo è stato Gianni SCHIUMA, nella poliedrica veste di rappresentante della Camera di commercio e della Confcommercio: “Il  pane  – ha detto – è il frutto finale di un lavoro che inizia nei campi. Cercheremo responsabilmente di rappresentare tutta la Basilicata qui a Matera. Abbiamo convinto i commercianti ad allestire delle vetrine a tema enogastronomico, lanciando una gara a chi fa la tra vetrina più bella. L’idea è stata di far si che girando per  le strade del centro storico, gli ospiti possano avere la  sensazione di vivere un clima totale di festa che coinvolga la città. Abbiamo  lavorato anche per fare delle convenzioni così che tutti  potranno usufruire di  prezzi agevolati nei ristoranti”.

(Nota di Iranna De Meo, giornalista free lance, Mobile + 39 347-9553076, iranna77@gmail.com; referente Basilicata per l’Arga Campania-Calabria-Basilicata)

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