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Villa Franciacorta una “Emozione” lunga 40 anni

Salce intervista Cerveni e Léveillé

Presente anche Fabrizio Salce (Arga Piemonte e Valle d’Aosta), componente della segreteria del Comitato Tecnico Scientifico dell’ Unaga alla serata compleanno delle Cantine Villa Franciacorta per i primi 40 anni di “Emozione”: millesimato nato nel ormai lontano 1978. Un’emozione lunga 40 anni. Per il compleanno di queste pregiate bollicine il 23 ottobre 2018 le cantine hanno presentato una bottiglia preziosa, prodotta in soli 2.920 pezzi e destinata agli intenditori. Emozione Riserva 2008, 100 mesi sui lieviti, imbottigliato nel 2009 e degorgiato nel 2017. Un vino prodotto rispettando la “ricetta” originale di Emozione Brut (85% Chardonnay, 10 % Pinot Nero, 5% Pinot Bianco), e con un packaging raffinatissimo, etichetta e collare in tessuto, in un intreccio di trama e ordito con filo oro in un prezioso cofanetto da collezione.

Per la serata di festa la famiglia Bianchi ha pensato di coinvolgere due chef stellati Philippe Leveillé, due stelle Michelin al Miramonti l’altro di Concesio (Bs) e Stefano Cerveni, una stella Michelin al Due Colombe di Borgonato di Cortefranca (Bs). Alle creazioni dei due professionisti a cui si sono sono abbinati i vini   Vita Nova Selezione Riserva Brut Millesimato 1993, la Cuvette Brut Millesimato 2007 e la novità di casa Villa: l’Emozione 40 anni Riserva Brut Millesimato 2008.

I due artisti dei fornelli hanno presentato in anteprima assoluta un inedito a 4 mani per festeggiare i 40 anni di Emozione: il “Rossini Sbagliato” ovvero una loro interpretazione del celebre piatto della tradizione culinaria francese, Il filetto alla Rossini o Tournedos alla Rossini. La storia racconta che fu inventato nell’800 dallo chef francese Moisson in onore del compositore e rinomato ghiottone Gioacchino Rossini, ma altri sostengono che fu proprio il Gioacchino a crearla e a donarla allo chef.

Di questo piatto vi dico che i due chef hanno dichiarato (li ho intervistati) che lo inseriranno in carta e dunque sarà un piacere conoscerlo da vicino direttamente nei loro ristoranti.

Vi cito volentieri le altre creazioni: lumache anni ’80 e il viaggio in laguna di Cerveni e il Sot-l’y-laisse con crema di crescione e cialda di farro, e il pane, burro e alici marinate di Leveillé con l’aperitivo.

Il primo piatto firmato da Philippe, ovvero il suo ormai celebre #Volevoessereunpomodoro!!!

A seguire Stefano ha proposto una sua rinomata creazione, ovvero i fagottelli di pasta fresca Milano Bagolino. Il piatto a quattro mani e la conclusione con il Briolette Rosè Demi-Sec nei bicchieri in abbinamento alla torta dei 40 anni ideata da Giovanni Cavalleri.

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