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GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO. LA VERA SFIDA È L’INCLUSIONE SOCIALE

di Roberto Zalambani, Presidente UNARGA – FNSI

16 febbraio 2024. Siamo giunti alla XX edizione dell’iniziativa “M’illumino di meno” sul risparmio energetico e gli stili di vita sostenibili, lanciata nel 1999 in occasione dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto.

Anche UNARGA e la rete delle ARGA hanno aderito con convinzione.  La proposta, certamente utile, può tuttavia apparire “sterile” se la limitassimo esclusivamente ad alcuni comportamenti virtuosi nell’ambito del risparmio energetico nel settore illuminotecnico, che tra l’altro ha visto in questi 25 anni enormi progressi nell’utilizzo di tecnologie efficienti e nella gestione della luce. Per questo motivo ritengo sia più interessante inserirla in uno dei grandi temi che ci attendono nei prossimi anni, ovvero quello di ripensare e di accompagnare l’evoluzione delle nostre città in un percorso che leghi digitalizzazione, sostenibilità ed inclusione sociale. Che siano proprio gli agglomerati urbani il centro di una delle sfide più importanti dei prossimi decenni lo dicono i numeri: secondo le Nazioni Unite, nel 2050 più del 70% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane ed Italia ci vive già circa il 75% della popolazione con un trend in crescita al 2050 di oltre l’85% e questo fa si che qui si concentrino la stragrande maggioranza di produzione di rifiuti, l’emissione di gas climalteranti, i consumi energetici. La trasformazione dei nostri centri abitati in “città del futuro” dovrà appoggiarsi su 3 grandi pilastri: il primo è quello della cosiddetta transizione digitale, che vedrà l’impiego crescente delle nuove tecnologie: 5G, sensori IOT, piattaforme cloud ma ancora di più con l’utilizzo consapevole delle grandi potenzialità dell’intelligenza artificiale. La trasformazione digitale dovrà essere strumento di miglioramento per il secondo grande pilastro: ovvero quello della sostenibilità ambientale, a cui sono legati i temi per esempio dell’energia, della mobilità sostenibile, della gestione dei rifiuti, dell’economia circolare.

Tutto questo con l’obiettivo finale del terzo pilastro rappresentato dal miglioramento dell’inclusione sociale e della qualità della vita dei cittadini Come può  “M’illumino di meno” inserirsi in questo maxi contesto di transizione verso città intelligenti, sostenibili ed inclusive? In quello che viene definito “empowerement” della cittadinanza, ovvero il coinvolgimento di utenti e cittadini sempre più “coscienti” e partecipativi delle trasformazioni in atto.

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