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SICILIA: IL FLOROVIVAISMO MERITA DI ENTRARE NEL PATRIMONIO UNESCO

Due splendidi paesaggi “mare e monti” del territorio del Gal Tirrenico

La sfida che verrà lanciata il 16 febbraio al Tavolo tecnico del Mipaaf é di avviare un percorso per far riconoscere al florovivaismo la possibilità di far parte della Lista Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

“L’odierno florovivaismo – affermano il Direttore del Gal Tirrenico Roberto Sauerborn e il responsabile amministrativo Franco Machì – affonda le radici in una sapienza centenaria e nel rapporto di profonda sostenibilità tra uomo e ambiente che ne ha consentito il meraviglioso sviluppo”.

Il settore florovivaistico siciliano é il primo polo produttivo italiano per qualità e originalità dei prodotti con 2500 ettari di coltivazioni. Nella sola provincia di Messina si contano più di 700 aziende, 400 delle quali sono localizzate nei comuni del Gal Tirrenico con milioni di piante a dimora e migliaia di occupati.

“Ecco perché il nostro comprensorio tirrenico, culla dei vivai, ha indicato il percorso per il riconoscimento UNESCO partendo dai settori agrumicolo e olivicolo – spiegano Sauerborn e Machì – che vede in prima fila la governance pubblica del Gal Tirrenico Mare Monti e Borghi a partire dai Sindaci dei Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Mazzarrà Sant’Andrea, Rodì Milici e Furnari e dalle aziende di Terme Vigliatore dove sono presenti le maggiori produzioni”.

Unaga e la stampa specializzata della Sicilia sono impegnate nell’affiancare questo percorso a livello di comunicazione con l’auspicio che anche la Programmazione dei Fondi Europei e il Recovery Found lo tengano nel dovuto conto.

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