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PER I PESCATORI DELLE CINQUE TERRE SERVE UN’INIEZIONE DI FIDUCIA

Beppe Martelli, Presidente Consorzio Pescatori delle Cinque Terre

Anche sulla Riviera Spezzina l’emergenza sanitaria sta mostrando, per la prima volta, una situazione di insicurezza alimentare. Le immagini di lunghe code ai supermercati e di interi scaffali vuoti ci hanno mostrato come le componenti della filiera agroalimentare interagiscono oggi negativamente su un territorio vocato al turismo e al buon cibo, alla vita rilassante delle seconde case.
Si tratta di una catena complessa, che coinvolge numerosi attori e fasi, dalla produzione alla trasformazione, dalla logistica alla distribuzione, dalla ristorazione al consumo, dalla redistribuzione fino allo smaltimento. Le perdite sono rilevanti, gli ordinativi fermi.

“Per la pesca – afferma Giuseppe Martelli di Monterosso al Mare, che è il Presidente del “Consorzio Pescatori delle Cinque Terre” – occorre sostenere l’intero settore con uno stanziamento a fondo perduto. I nostri fondali consentono un pescato di pregio che è molto apprezzato sia dagli italiani che dai tantissimi stranieri che affollano i nostri splendidi borghi colorati in riva al mare, ma adesso non c’è nessuno e si vende poco. Poi c’è il discorso ambientale e le nostre biodiversità sono un patrimonio che deve essere protetto e tutelato anche dando risorse agli operatori, custodi di culture, tradizioni e patrimonio arboreo”. Non è tutto. Qui in Liguria anche la floricoltura è in ginocchio e non ci sono certezza su quello che sarà della nostra viticoltura. Si guarda con preoccupazione anche alla vendemmia in quanto le cantine della zona hanno molto invenduto dopo il crollo della domanda a seguito della chiusura dei ristoranti.

” Noi pescatori siamo molto preoccupati – conclude Martelli – perchè privi del sostegno delle scialuppe di salvataggio. Nonostante tutto continuiamo ad andare in mare anche se il pescato ha subito un deprezzamento per le scarse richieste di mercato e non ci sono certezze neppure per i pagamenti arretrati dei ristori per i fermi obbligatori degli anni precedenti, che rappresenterebbero, oggi più che mai, una indispensabile iniezione di liquidità e di fiducia “.

Guido Ghersi (Vice Presidente Arga Lombardia Liguria)

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