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NELLE SFIDE AMBIENTALI DEI PROSSIMI ANNI ENTRA IL BAMBÙ, L’ERBA DALLE MILLE QUALITÀ

I protagonisti del convegno di Rimini

Il Palazzo del Turismo di Rimini ha ospitato il 13 aprile 2023 un seminario di formazione per giornalisti promosso da Ordine e Fondazione dell’Emilia Romagna, intitolato: “Green e sostenibilità ambientale”.

Hanno coordinato il seminario il Presidente di UNARGA Roberto Zalambani, che ha introdotto i lavori con una relazione su “Le sfide della comunicazione ambientale. Raccontare nel rispetto della deontologia professionale” e Laura Ravasio di Nuova Comunicazione, giornalista dell’ARGA regionale e direttore della rivista “Kapperi!”. Di rilievo l’intervento del giornalista di TeleRomagna Mirco Paganelli che ha analizzato il valore aggiunto che la sostenibilità ambientale porta alle aziende tanto a livello di comunicazione  quanto nel posizionamento sul mercato.

Azienda agricola “protetta” dal bambù

Ad accompagnare i colleghi nella conoscenza della valutazione dell’impatto inquinante delle aziende  al quale porre rimedio anche attraverso il risparmio energetico è intervenuta Chiara Magnani Direttore tecnico di Energika di Rimini mentre Andrea Moretti dello studio di consulenza riminese Skema ha spiegato come il Bilancio sociale sia elemento distintivo e vantaggioso per le aziende italiane. La grande novità del corso è stata data dalla presenza di Fabrizio Pecci, Presidente del Consorzio Bambù Italia che ha intrattenuto i giornalisti sulle mille qualità di questa erba straordinaria con un particolare riferimento all’assorbimento della Co2 e alle opportunità delle aziende di mitigare l’impatto ambientale con una piantagione di bambù da coltivare in aree apposite.

Migliore introduzione a suscitare il desiderio di conoscere meglio questa erba non poteva venire se non dalle parole dell’ex primo Ministro dell’India Atal Bihari Vajpayee che il Consorzio ha preso come bussola della propria attività: “La pianta di bambù è l’oro verde dell’ uomo povero; una persona può sedersi in una casa di bambù sotto un tetto di bambù sulla sua testa e sandali di bambù ai piedi. Allo stesso tempo può tenere in una mano una ciotola di bambù, nell’ altro bacchette di bambù che gli servono per mangiare germogli di bambù. Dopo aver consumato il suo pranzo, in un fuoco alimentato dalla combustione del bambù, il tavolo potrebbe essere pulito con un panno di fibre di bambù, può rinfrescarsi con un ventaglio in bambù, fare la siesta in un letto su di un materasso ed un cuscino fatti tutti di bambù. Al risveglio potrebbe fumare una pipa di bambù e scrivere con una penna di bambù e poi portare i suoi articoli al giornale in cesti di bambù sospesi su un’asta di bambù, con un ombrello di bambù sulla sua testa. Potrebbe attraversare un ponte sospeso costruito esclusivamente col bambù, bere acqua da una tubatura di bambù, asciugarsi il viso con un fazzoletto, ottenuto con le fibre di bambù”.

Il bambù può raggiungere in poco tempo 20 metri di altezza e un diametro fino a 15 centimetri. “Il bambù – ha spiegato Pecci – funziona da barriera antirumore e polveri sottili, consolida i terreni soggetti a dissesto, li rivitalizza e li purifica; sempreverde, rustico e resistente, è eccellente per creare foreste urbane e oasi di protezione per la fauna”.

Nei prossimi mesi i giornalisti interessati avranno la possibilità di visitare un impianto sperimentale di bambù in Romagna.

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