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Prova generale di associazione tra i sapori della Valtellina

Giornalisti Arga in visita alla torre di Teglio, il paese che ha dato il nome alla Valtellina (originariamente Val Teglina). Foto di Andrea Guolo

Ci sono le condizioni  per formalizzare nei prossimi mesi la costituzione di una nuova Arga interregionale, quella che comprende Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’ Aosta: la prova generale, molto ben riuscita e partecipata, si è svolta dal 3 al 4 luglio scorsi, in Valtellina, e ha avuto come punto di riferimento principale il paese di Teglio che, oltre ad essere la capitale storica, è considerata la capitale gastronomica di una vallata in pieno fermento  per l’organizzazione del Pizzocchero d’oro (11-19 settembre) e dei numerosi appuntamenti che vanno sotto il nome di “Sapori d’ autunno” tra funghi, cacciagione, antiche ricette, rituali antichi della vendemmia.

Il gruppo dei giornalisti lombardi era guidato dal coordinatore dell’Arga Andrea GUOLO e dal componente dell’Esecutivo dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Fabio BENATI mentre l’Unaga era rappresentata dal segretario Emilio BONAVITA e dal consigliere Roberto ZALAMBANI.

Una parte del gruppo dei giornalisti Arga all’interno dello stabilimento Montana di Pontalesio (Sondrio) per la visita alla produzione della bresaola della Valtellina Igp. Foto di Andrea Guolo

La prima tappa è stata a Postalesio con accoglienza nello stabilimento di produzione della Bresaola della Valtellina Igp Montana, gruppo Cremonini con visita al processo produttivo e agli impianti di stagionatura.

Nella vicina Tirano è stata visitato Palazzo Salis, che ospita cantine di origine cinquecentesca dell’Azienda Conti Sertoli Salis che furono tra i primi imbottigliatori del Regno d’Italia (la loro prima bottiglia risale al 1869) e che oggi sono presenti nella graduatoria dei migliori vini italiani grazie  al Canua Sforzato docg.

La serata di gala, all’hotel Combolo, è stata organizzata insieme all’Accademia del Pizzocchero, celeberrima pasta di grano saraceno, condita con verze, patate, burro e formaggio Valtellina Casera Dop, e ai Consorzi di tutela. Interessante La visita  alla zona di produzione mele (30 milioni di chili l’anno distribuite con il marchio consortile Melavì) e ai terrazzamenti di coltivazione della vite (2.500 km con una miriade di muretti a secco in sasso) per i quali è stato chiesto all’Unesco l’indicazione di “Patrimonio dell’ Umanità”.

Degna conclusione a Mantello con la visita all’azienda agricola biologica La Fiorida con allevamento di bovini di bruna Alpina, suini, capre e cavalli con produzione di formaggi a denominazione di origine protetta e macellazione delle carni direttamente in azienda.

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