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ARGA Marche: “I giornalisti non vadano alla ricerca degli scoop ambientali a ogni costo”

La presidenza del convegno. Da sinistra: Luana Spernanzoni Presidente di Arga Marche, Chiara Paduano, Claudio Pettinari e Piero Chinellato, Presidente dell’Ucsi Marche.

Si è svolto il 6 giugno 2019 a Castelraimondo (Mc) l’incontro formativo “Informazione e comunicazione durante e dopo le grandi calamità” organizzato dall’Università di Camerino con il patrocinio di UNAGA, ARGA Marche, Arcidiocesi di Camerino, UCSI e Ordine dei Giornalisti delle Marche presso il relais di Borgo Lanciano.

A rappresentare la vicinanza di UNAGA, Luana Spernanzoni presidente ARGA Marche che ha portato anche il saluto del presidente Roberto Zalambani: “Il rischio di cedere alla tentazione degli ” scoop ” ad ogni costo coinvolge anche l’informazione che si occupa di ambiente e di territorio; tentazione che si accentua durante e dopo le grandi calamità.

Spesso infatti si privilegiano le emozioni suscitate dagli episodi più gravi ( meglio, verrebbe cinicamente da dire, se con vittime al seguito ) purtroppo ricorrenti nei disastri ambientali che, con preoccupante continuità, colpiscono il nostro Paese.”

Parole condivise in particolare dai giornalisti del servizio pubblico televisivo come Chiara Paduano (RaiNews24), Vincenzo Varagona e Francesca Alfonsi (Rai3 Tg Marche) che si sono trovati a raccontare l’emergenza a poche ore dalle scosse del terremoto del 2016 e ora, a tre anni di distanza, si confrontano con le difficoltà una ricostruzione che non parte.

L’Università di Camerino, che è stata di recente riconosciuta tra i 25 migliori atenei al mondo per l’orientamento internazionale, è impegnata come pochi enti locali a presidiare il territorio, tutelare il tessuto sociale, a valorizzare la cultura, facendo forza e investendo nella comunicazione. Il Rettore Claudio Pettinari ha evidenziato la stanchezza determinata da “tante promesse cadute nel dimenticatoio” ma anche l’energia degli studenti, dei docenti e del nutrito staff dell’ufficio stampa. Energia e passione che consentono  di raccontare il territorio colpito dal sisma nei social e nei media nazionali e internazionali.

Scegliere le parole e le immagini con rigore e competenza per raccontare e non dimenticare e far vivere le zone interne. E’ questo l’impegno condiviso dai tutti i relatori e dai giornalisti che operano nel territorio con tante difficoltà. 

In chiusura del seminario formativo le parole di Franco Arminio, poeta e paseologo: “è necessario licenziare la sfiducia, il mondo è caduto nella solitudine e nello sconforto, questi luoghi possono guarire, alzare lo spirito. Camerino e altri territori coinvolti possano diventare come “un posto del mondo dove si parla del mondo”.

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