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Fino al 27 Novembre la rassegna gastronomica del Lodigiano, 23a edizione

L’ECONOMIA SI MUOVE E PUO’ RIPARTIRE DALLA TAVOLA, TRAGUARDO EXPO 2015

(Milano, 10 ottobre 2011) Trentamila presenze. Un milione di euro di fatturato. Due milioni di euro d’indotto. Cifre importanti della Rassegna Gastronomica del Lodigiano per il 2010 e che per il 2011 sono facilmente superabili. Una sensazione diffusa questa tra gli organizzatori dell’importante iniziativa che si protrarrà fino al prossimo 27 novembre. Ventotto i ristoranti coinvolti, suddivisi per tipicità: tutti pronti a servire menù con i piatti della tradizione lodigiana.
Arga Lombardia-Liguria sostiene da sempre l’importanza di questa iniziativa e, per l’edizione 2011, intende promuovere un momento di approfondimento per consentire alla stampa specializzata e non di conoscere più da vicino le realtà che caratterizzano il territorio lodigiano.
La Rassegna non è solo un incontro per buongustai, come ha spiegato Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia e assessore all’Industria e Artigianato.
“Oggi – ha detto Gibelli – nel Lodigiano vedono in questi ristoranti della Rassegna, la punta estrema di una filiera di eccellenze che riguarda il Lodigiano e la Lombardia. Una sorta di portale di tutto quello che può rappresentare oggi il marketing di un territorio e la sua connotazione come brand territoriale”.
“Il fatto che anche attraverso il Polo Tecnologico Padano si creino una serie di cluster di imprese legate all’agroalimentare deve rappresentare – ha spiegato ancora il vice presidente – un elemento concreto anche durante lo svolgimento della Rassegna. Tutti coloro che vengono ospitati nel Lodigiano devono cogliere che l’iniziativa gastronomica rappresenta i valori della sostenibilità ambientale, della valorizzazione del patrimonio storico culturale e della sicurezza alimentare. L’insieme di queste caratteristiche sono le attività produttive di questo territorio”.
L’offerta della rassegna è decisamente ampia e per tutti i gusti, visto che abbraccia varie tipologie di locali: dai top-restaurant che offrono menù ad un prezzo inferiore di quello “alla carta”, alle trattorie; dai ristoranti in ambiente rurale quelli circondati dal contesto elegante del centro storico di Lodi, fino ai locali immersi in tenute o parchi, dove l’enogastronomia si accompagna alle passeggiate o addirittura alla navigazione del fiume Adda.

Ciò che lega luoghi tanto diversi è la filosofia: una terra dove il sedersi a tavola è “sacro” si mette in mostra per due mesi, durante i quali i ristoranti, ognuno con le sue caratteristiche offrono il loro meglio.

Durante il periodo di Rassegna, alcuni ristoranti offriranno anche degli “speciali” dedicati ora alla zucca e a tutti i piatti che la vedono protagonista, poi alla “specialità della casa”, un piatto unico (selvaggina o altro) del quale lo chef va particolarmente orgoglioso ed infine la degustazione di salumi, formaggi e vini con i clienti guidati nelle serate da maestri assaggiatori o sommelier dell’Onas, dell’Onaf e dell’AIS.

Molte le attività correlate. Chi lo desidera potrà accompagnare la visita alla Rassegna ad una giornata di turismo nel lodigiano e sono diversi i modi per orientarsi.
Per ogni ristorante, l’organizzazione segnala il punto di interesse più vicino da visitare; in alternativa, il turista può visitare il sito www.sagrelodi.it, dove scoprirà la miriade di iniziative culturali e folkloristiche che caratterizzano il territorio.

“Chi si siede a tavola nel Lodigiano – ha concluso Gibelli – deve avere la percezione che il mondo della ristorazione ne ha, alle proprie spalle, un altro che vive e lavora non solo per il periodo della Rassegna ma per tutto il corso dell’anno”.
Un binomio, quello di eccellenza alimentare e di eccellenza territoriale, ribadito anche da Giulio De Capitani, assessore regionale all’Agricoltura. “I protagonisti della Rassegna enogastronomica lodigiana – ha commentato – sono il territorio e le sue eccellenze agroalimentari, ma certamente la nuova formula arricchisce questo apprezzato appuntamento di nuova linfa, facendo squadra con il sistema vini lombardo, attraverso la Carta Regionale dei Vini, e offrendo alle aziende agricole un’opportunità economica diretta. In particolare gli agriturismi, new entry di questa edizione, sono per molti agricoltori una fonte di integrazione del reddito aziendale e di diversificazione dell’attività”.
Pietro Foroni, presidente della Provincia di Lodi, ha voluto ricordare come la Rassegna nasca da un “Dna lodigiano prettamente agricolo, che però guarda con interesse, per crescere, all’innovazione, alla ricerca scientifica e alla sicurezza alimentare. I Distretti sono un po’ il simbolo di tutto questo”. “L’orizzonte – ha poi aggiunto Foroni – è però quello del 2015; ovvero quello dell’Expo a cui il territorio, proprio per le sue caratteristiche, punta in maniera decisiva”.

Info:
www.rassegnagastronomica.it
arga.lombardia.liguria@gmail.com

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