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GIORNALISTI: PRIMA RIUNIONE DEL 2014 DELL’ARGA FVG PER GETTARE LE BASE DELL’ATTIVITA’ ANNUALE

ArdirettivoPORPETTOridA PORPETTO (UD) ALLA ‘VERNICE’ DI UN EVENTO LEGATO ALLA TRADIZIONE CONTADINA
RIMARCATO IL RUOLO DELL’ARGA FVG PER LA FORMAZIONE E LA PREPARAZIONE DEI GIORNALISTI
Prima riunione del 2014 per il Direttivo dell’ARGA FVG, l’Associazione Regionale della Stampa Agricola, Agroalimentare, dell’Ambiente e Territorio del Friuli Venezia Giulia, presente il Consigliere nazionale UNAGA, Gian Paolo Girelli.
Si è trattato di una riunione significativa, perché ha consentito di porre le basi per l’attività dell’anno appena iniziato, imperniata sulla formazione dei giornalisti specializzati che l’ARGA riunisce e rappresenta; sulla educazione dei consumatori e dei giovani a una corretta alimentazione e a un corretto consumo delle pietanze e delle bevande, alcoliche e non; sulla vigilanza rispetto alla corretta informazione della pubblica opinione rispetto alle grandi tematiche che riguardano i settori di competenza; sulla valorizzazione della professione giornalistica e del mestiere del giornalista, a tutti i livelli, anche attraverso la riconferma dei quattro Premi giornalistici ormai consolidati dall’ARGA FVG.
Nell’occasione, il Presidente dell’ARGA FVG, Carlo Morandini, ha rivolto un commosso ricordo a Giovanni Trevisan, Presidente onorario del sodalizio, scomparso di recente. Trevisan, che è stato Presidente dell’ARGA FVG, ma anche della Coldiretti del FVG e del Lazio, Consigliere nazionale e Presidente del Collegio dei Revisori dei conti dell’UNAGA, ha rappresentato per lunghi anni un ‘faro’ nella comunicazione e nella trattazione, da parte dell’Associazione, di argomenti scottanti, specialmente nelle grandi emergenze mediatiche che hanno travolto l’agricoltura e l’agroalimentare nazionale e internazionale: dall’Aviaria, alla mucca pazza, al vino al metanolo, alla questione del Tocai, a quella del Prosecco, ai problemi della viticoltura del Carso, alla questione degli Ogm.
E’ quindi stata accettata unanimemente la proposta di Morandini di assegnare la qualifica di Presidente onorario a Piero Villotta, già Presidente dell’ARGA FVG e dell’Ordine dei Giornalisti, Duca dei vini friulani e Vicepresidente dell’Ente Friuli nel Mondo.
Nel corso della riunione, tra i programmi concordati dal Direttivo, la prosecuzione della efficace e seguita serie di Educational nelle realtà di punta del mondo rurale del FVG, come quella più recente a Russiz Superiore (Capriva-GO). Mentre sarà rafforzato il ruolo dell’ARGA FVG più strettamente legato alla formazione dei giornalisti, professionisti e pubblicisti, sulla scorta della riuscita esperienza sviluppata la scorsa estate con la collaborazione del Corpo Forestale Regionale del FVG al Cesfam di Paluzza (UD).
E’ stato infatti rimarcato che, come recita lo Statuto dell’ARGA FVG, che riflette quello nazionale dell’UNAGA, gruppo di specializzazione della FNSI che è costituito dalle ARGA di tutta Italia, compito del sodalizio è quello di formare i giornalisti, ma anche di attingere da specialisti dei settori contemplati nei comparti di competenza, che pure sono iscritti all’Ordine dei Giornalisti non ma esercitano il mestiere di giornalista quale impegno prevalente, l’esperienza e le conoscenze indispensabili per arricchire le competenze dei rappresentanti del mondo della informazione. E poter assicurare così alla pubblica opinione una informazione sempre più attenta e puntuale.
A seguire il settore Formazione dell’ARGA FVG è stato designato Marco Buzziolo.
La sede prescelta per la riunione del Direttivo è stata, non a caso, la Trattoria La Tavernetta Da Aligi di Porpetto (UD), dove ieri si è celebrata la vernice della ormai tradizionale ‘Fieste dai nemoraz dal purcit’, la Festa degli innamorati del maiale. Una manifestazione gastronomica che è oramai giunta alla quarantaseiesima edizione. Si tratta di un evento che si sviluppa per un mese intero e propone a degustatori, gourmet, appassionati, una carrellata completa dei piatti della tradizione friulana, realizzati con le carni suine. E sostiene la valorizzazione dell’identità del territorio attraverso la riscoperta delle usanze della cucina della civiltà contadina friulana.

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